Siena, la contrada del Drago

Eccoci alla Contrada del Drago. Il blog tour a Siena è stato organizzato per far conoscere l’evento Sette Note in Sette Notti. Ma una visita nella città non ha senso se non si entra nel vivo della storia del Palio, competizione storica in costume che si svolge due volte l’anno, ma che in realtà è presente nel cuore dei senesi tutto l’anno. 

alabardieri della contrada del drago

Non c’è data certa sull’inizio del Palio, ma di certo il Palio è antico quanto Siena e tra miti e leggende ne percorre tutta la sua storia. 

Passeggiando nella Contrada del Drago

Laura Bonelli, priore della contrada del Drago, ci fa visitare la loro sede storico museale in Piazza Matteotti 18.
Tutte le contrade hanno una fontanina battesimale e quella del Drago ha un’opera dello scultore Vico Consorti realizzata nel 1977 e raffigurante un bambino che gioca con i barberi (biglie). 

fonte battesimale contradaiola alla contrada del drago

Ma chi può essere battezzato ed entrare così a fare parte di una contrada? O per diritto di nascita, o per sangue, oppure per congenia. Chi infatti desidera proprio entrare a fare parte di una contrada può chiedere di essere battezzato perché gli è “congeniale” e impegnarsi a sostenerla. La popolazione della contrada è considerata dai “contradaioli” l’estensione naturale della propria famiglia biologica.

drappelloni

La contrada (in tutto a Siena sono 17) è un vero e proprio ente territoriale, una città nella città “confederata” di Siena. 

Il cavallo durante il palio non si cambia mai ed è il vero protagonista della festa.  Un animale protagonista a Siena e un po’ in tutto la provincia.

A Siena quasi tutti i bambini vanno a scuola di equitazione.

Drappelloni in mostra

All’interno della Contrada del Drago sono esposti 34 drappelloni, molti con immagini della Madonna perché il Palio è una festa religiosa dedicata alla Vergine, rappresentata in versione classica ma anche moderna mentre, ad esempio, spinge un passeggino con un bambino (16 agosto 1989).

Tra gli oggetti in mostra anche i Masgalano, vassoi di varie forme e grandezze che venivano dati in premio alla contrada che si era distinta per la sfilata migliore: “la prestanza dei figuranti”.

La storia e i valori della contrada vengono trasmessi oralmente e le immagini del Palio non possono essere usate se non dopo averne fatto richiesta al Consorzio.

Artigiani alla Contrada del Drago

E dalle tradizioni del Palio, ci spostiamo a conoscere la realtà dell’artigianato e del tessuto produttivo della città. 

Lucia Boni

Nella sede della Camera di Commercio, tra gli altri, incontriamo Lucia Boni che realizza dei veri e propri arazzi da indossare, lavorati con tessitura a mano e Salvatore Poma che si definisce “Artigiano, forse artista” e che produce opere in legno originali con tanto di titoli ad arte: il vino Vermentino è accompagnato da un verme,  il vin Santo ha aureola e il Sassicaia è esposto con i sassi.

opere di salvatore poma

Sapori senesi a tavola

A pranzo ci aspetta il ristorante Gallo Nero  in via del Porrione 65/67, ispirato al Medioevo sia per l’ambientazione del locale che per la ricette medievali di area senese che propone.

Tanti i piatti di tradizione storica che sono il frutto di un’elaborata ricerca, ricchi di fantasia e pieni di gusto. 

Il viaggio alla scoperta dei segreti culinari di secoli fa inizia con il pane molto profumato con finocchio, rosmarino e scriccioli di maiale.  

mangiare alla contrada del drago

E poi l’acciuga sotto pesto (prezzemolo, aglio, capperi, olio, una puntina di dragoncello e acciughe); torta Pasqualina con zucca, uova e ricotta; maltagliati alla crema di finocchio su foglia di cavolo nero; stracotto con vino Chianti e fagioli all’uccelletta con salsiccia e per finire un dolce di ricetta medioevale con pere, ricotta, mele e spezie (cannella e noce moscata). 

L’alta cucina medioevale prevedeva piatti molto conditi e per questo le spezie avevano un ruolo molto importante nelle ricette più raffinate.

A Santa Maria della Scala la mostra di Steve McCurry

Si lo so che piazza del Duomo non fa parte della Contrada del Drago, ma dell’Aquila, ma questo è un fuori programma. Per non affrontare il viaggio di ritorno in piena digestione, ho optato per una visita alla mostra di Steve McCurry – viaggio intorno all’uomo, allestita negli splendidi spazi del Santa Maria della Scala.

Un’esposizione da non perdere anche per il supporto di un’ audioguida gratuita con i racconti delle foto fatti in prima persona dell’artista, ricchi di aneddoti e di storie interessanti ed emozionanti.

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