
Alla scoperta dei segni nascosti
A voi il delicato compito di trovarle e decriptarle. Questa qui a fianco è appena oltrepassata Porta Camollia, le altre sono disseminate un po’ in tutta la città.
I muri di Siena ci parlano poi delle maestranze che lavoravano nei cantieri medievali e che ci hanno lasciato la firma nei mattoncini, le cui decorazioni rappresentano un vero e proprio marchio di fabbrica.
A guardare bene poi, i mura degli edifici medievali lasciano trapelare anche il passato romano della città che fu fondata. Camminando per la città vi capiterà di vedere la lupa con i gemelli, cosa ci fa a Siena? Non era un simbolo di Roma? Si, ma non solo. Secondo la tradizione, Siena fu fondata da Senio ed Ascanio, figli di Remo. Nessuno stupore allora se vi capita di incontrare la lupa che allatta i gemelli!
Un passato diverso, molto più antico è quello geologico che un occhio attento riesce a scoprire osservando i resti dei sedimenti marini che emergono in alcuni punti.
Siena e le sue contrade
Altri segni da scoprire lungo il passaggio sono quelli delle 19 contrade, i cui confini furono fissato da Violante di Baviera nel 1729, alle quali i senesi sono molto legati.
Il palio, che si svolge due volte all’anno, vede i contradaioli schierarsi in una competizione molto sentita. E’ un forte momento di vita e di identità che divide i senesi nei vari schieramenti, ma durante il resto dell’anno nessuna rivalità.
Tutti sanno che le chiese sono sempre aperta la domenica, ma non è sempre così. La chiesa dell’Istrice non la troverete aperta tutte le domeniche, l’apertura avviene solo nei giorni degli eventi contradaioli e in particolare del palio, in quest’occasione uno dei momenti più importanti è la benedizione del cavallo.
Arrivando al Duomo provate a cercare nel marmo del rivestimento il quadrato magico che dà vita ad una croce latina formata dalla parola palindroma tenet che va a convertere sulla lettera “N”, che nella simbologia significa pesce, acqua.
Se poi arrivate a Siena nel periodo giusto, da non perdere il tappeto musivo del pavimento del Duomo che viene svelato una volta l’anno e che rivela un percorso esoterico che di segni da scoprire è pieno.
Io vi ho dato il via, ora tocca a voi “perdervi” alla ricerca dei segni nascosti… ricordate, l’invito è quello di andare lenti e guardare bene dove mettete i piedi. Buona fortuna