Dopo un riposo rigenerante e una ricca e variegata colazione, con a scelta dolci anche fatti in casa o buffet salato, nella prestigiosa villa dell’Hotel Garden, in via Custoza 2, posizionata in mezzo ad un bosco, inizia la seconda giornata del blog tour che si svolge a Siena in occasione dell’evento culturale ed enogastronomico Sette note in sette notti, a cura dell’assessoratato alle Politiche per il Turismo.
Tra le stradine per arrivare al centro storico non mancano botteghe ben curate di frutta e verdura che espongono anche primizie di carciofi e funghi porcini a prezzi competitivi.
Siena, terra di sapori genuini
La guida Rita Ceccarelli ci accompagna nella visita al Museo Civico e alle Stanze Segrete di Palazzo Pubblico, ricco di capolavori d’arte ed esempio di architettura gotica civile. L’affresco del buono e cattivo Governo di Ambrogio Lorenzetti (1338-39) offre l’immagine della città medioevale con la vita quotidiana tra botteghe ed artigiani. Famosa la donna vestita di bianco e distesa su un’armatura, allegoria della pace riconosciuta anche dall’Unesco.
Scopriamo la città di Siena a piedi con il trekking urbano
Dopo una ricca abbuffata di arte e cultura, il trekking urbano in giro per le strade e i vicoli di Siena appaga la curiosità del visitatore con aneddoti sfiziosi. Si parte dalla fonte Gaia, proprio su Piazza Del Campo, un nome che ricorda l’acqua che viene dalla terra attraverso canali sotterranei, ma che può anche significare la gioia dei senesi per l’arrivo dell’acqua al centro della città (1346) dopo tanti scavi per costruire l’acquedotto.
E poi via, in via di Beccaria, la via dei becchi- macellai.
E ancora il negozio di vetrate artistiche toscane vendute in tutto il mondo
e scorci di vita quotidiana nella contrada dell’Oca che ha vinto l’ultimo Palio con la bandiera della contrada alle finestre.
Guardando a terra non può sfuggire il disegno stilizzato di un pesce che appartiene all’usanza di segnare le lastre e le pietre.
A breve partirà il progetto “Tempo di Zulu” (fuso orario) che prevede proprio un percorso di arte contemporanea alla ricerca dei segni a terra e sui monumenti.
Non esiste solo il vino Chianti, ma anche l’acqua come dimostra la più antica fonte di Siena del 1190, con sorgenti sotterranee.
E dal basso svetta, costruita sulla pietra arenaria, la basilica Cateriniana di San Domenico che conserva la testa e il pollice destro di Santa Caterina.

Trekking urbano è anche scoperta delle eccellenze enogastronomiche di Siena. Camminare per le strade in salita mette appetito, ma il ricco pranzo con i prodotti del Consorzio Agrario di Siena, a cura dello chef Massimiliano Cappelli, è assolutamente all’altezza delle aspettative. Alessandro Pannacci, dirigente del Consorzio e Roberto Neri, Capo Servizio Alimentari ci spiegano il loro impegno nel promuovere e valorizzare i prodotti del territorio.
I salumi provengono da animali della zona e ben si conosce quello che mangiano, anche il formaggio, come ad esempio il pecorino, è il risultato di una mungitura che avviene il mattino presto. Così il latte va subito in laboratorio, senza essere conservato in frigo. Il Consorzio Agrario opera in stretta collaborazione con gli allevatori di Siena e scopre spesso realtà straordinarie come ad esempio il formaggio prodotto dai fratelli Floris a Monte Cetona.
La carne chianina si distingue per un colore particolarmente vivo perché la frollatura viene fatta sull’animale intero per 35 giorni.
La pappa al pomodoro, piatto tipico toscano, ci viene proposta con grano verna, un prodotto di nicchia oggi rivalutato e rimesso in coltivazione perché ha il vantaggio di avere poche proteine e poco glutine ed è così adatto anche in caso di intolleranze.
La farina di verna è diventata oggi tra i prodotti più richiesti ed è nata anche una birra sempre utilizzando il grano verna.
Le tagliatelle, condite con ragu bianco di cinta, risultano particolarmente leggere e i pici all’aglione appagano tutti i palati.
Il tutto annaffiato con vino Chianti e per chiudere gli immancabili ricciarelli e tozzetti.