Toro Seduto e Cavallo Pazzo saranno fieri dei loro discendenti. Gli indiani Lakota, vero nome dei Sioux, infatti hanno hanno stracciato i trattati firmati circa un secolo e mezzo fa con il governo federale.
La recessione unilaterale di questi accordi, annunciata con un messaggio al Dipartimento di Stato, è motivata dal fotto che quei trattati non sono altro “che parole senza senso su carta priva di valore”.
I trattati, denuncia Russel Means, uno dei più noti attivisti indiani dei diritti umani, sono stati violati più volte e questo “per rubare la nostra cultura, le nostre terre e la nostra capacita’ di mantenere il nostro stile di vita”.
L'”annessione” della terra dei nativi indiani ha fatto si’ che alcune delle tribu’ piu’ orgogliose della loro identita’ siano diventate “facsmili dei bianchi”.
“Non siamo più cittadini degli Stati Uniti e tutti coloro che vivono nelle regioni dei cinque Stati (Nebraska, South Dakota, North Dakota, Montana e Wyoming) su cui si estende il nostro territorio sono liberi di unirsi a noi”, ha annunciato Means e a chi rinuncerà alla cittadinanza statunitense saranno consegnati nuovi passaporti e patenti.