A Takayama non serve chiedersi cosa vedere, lasciatevi trascinare dalle sue atmosfere, perché qui il tempo sembra essersi fermato.

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In una grande città come Tokyo, tra grattacieli e insegne al neon, si fa più fatica a scoprire il Giappone tradizionale, questo però non succede in altre località come a Kyoto o soprattutto a Takayama (prefettura di Gifu). Questo almeno per quanto riguarda le località che ho incontrato nel mio itinerario di viaggio.
Takama, profuma di tradizione e di sakè
L’aspetto attuale di Takayama è infatti quello di una città del XVII secolo. Ancora oggi ospita un gran numero di case e templi in legno che del quartiere Sanmachi-dori, costeggiano le strette stradine del periodo Edo. Ecco questa è una delle cose da vedere a Takayama , da scoprire non solo con gli occhi ma con tutti i sensi.
La storia di Takayama ci parla della straordinaria bravura dei suoi abitanti nell’arte della lavorazione del legno. Pensate che tra i carpentieri che lavorarono alla realizzazione del Palazzo Imperiale di Kyoto e di molti templi della città, ma anche di Nara, pare siano state chiamate maestranze di Takayama .

La posizione montana di Takayama per un periodo ha posto la città in una situazione di isolamento, Questo avveniva nel passato, ma fu anche grazie a questo isolamento se Takayama ha mantenuto un fascino tutto suo. È così che oggi il visitatore a Takayama può riscoprire molti elementi della tradizione culturale che si è sviluppata in questa zona cosa facile da vedere semplicemente camminando lungo le sue strade.

Ancora vi state chiedendo cosa vedere a Takayama ? Vi basti pensare che nel 2012 Lonely Planet aveva inserito la città nell’elenco delle 10 destinazioni al mondo poco celebrate, nonostante le meraviglie in grado di offrire. È passato qualche anno e Takayama , piano piano ha iniziato ad emergere tra le destinazioni top del Giappone, forte proprio di questo suo legame con la tradizione rurale. Anzi, l’importanza di Takayama dal punto di vista turistico è testimoniato anche dalla presenza di numerose indicazioni in lingua inglese.
A Takayama niente grattacieli, ma le case di legno di una volta.
Per iniziare a capire Takayama , una delle cose da fare per avvicinarsi alla tradizione rurale di Takayama è una visita al villaggio Hida. Per me è stato abbastanza facile, in quanto si trova pochi minuti a piedi dal Ryokan Murayama in cui soggiornato. Ecco, dormire in un ryokan è un’altra cosa da fare a Takayama . Un pernottamento che con la tradizione ha molto a che fare: qui infatti abbiamo provato per la prima volta l’onsen e ci hanno servito una cena tradizionale che abbiamo consumato seduti per terra indossando uno yukata.
Cosa vedere a Takayama
Hida folk village (Hida No Sato)

Si tratta praticamente di un museo a cielo aperto che riproduce fedelmente gli edifici tradizionali della regione. Il parco è organizzato per percorsi di durata diversa. Il visitatore quindi può scegliere, in base al tempo a disposizione , quale percorso seguire. Tutti i percorsi hanno in comune il fatto di portare il visitatore indietro nel tempo. Sensazione questa che non è data solo dagli edifici, ma anche dalle antiche fotografie e dai vari oggetti esposti nelle abitazioni. Case che raccontano una storia, in alcuni casi vecchia di qualche secolo.
Il Quartiere Sanmachi Suji – Le antiche case di Takayama
Il villaggio Hida può rappresentare il primo approccio con Takayama. La visita poi deve necessariamente proseguire nel centro storico dove è possibile visitare diverse abitazioni patrimonio Unesco.
Per chi lo desidera è anche possibile prenotare una visita guidata a Takayama, con partenza da Sanmachi Suji, scegliendo tra una visita guidata di 20, 45 o 70 minuti.

Il percorso tradizionale, nel quartiere Sanmachi Suhi e alle antiche case di Takayama del periodo Edo. Tutto è abbastanza vicino alla stazione e può essere essere fatto facilmente a piedi. Una passeggiata qui vi fa tornare indietro al tempo, nelle atmosfere del Giappone feudale.

Quando gli edifici moderni lasciano il posto a quelli antiche ecco che siete arrivate nella Old Takayama. Le vie principali del quartiere sono tre ed è attorno a queste che si fa un tuffo nella tradizione, tra botteghe artigianali, distillerie di sake, negozietti e ristoranti.
Non mancano poi piccoli musei ed interessanti edifici antichi. Alcune antiche case oggi ospitano negozi di artigianato. Altre invece sono state trasformate in case museo. L’ingresso è a pagamento, quindi la cosa migliore è decidere prima – in base ai vostri interessi – in quali entrare.
Kusakabe Heritage House
Tra le più antiche aperti al pubblico la Kusakabe Heritage House, che deve il nome ad una famiglia di commercianti periodo Edo (1603-1868) che vissero qui.

Questo a dire il vero non è l’edificio originale, ma una riproduzione fedele. La casa è la ricostruzione del 1879 di un edificio distrutto dal fuoco pochi anni prima
Colpisce la struttura un po’ pesante, ma non bisogna dimenticare che qui siamo in montagna e la neve in inverno può essere abbondante. Tra le cose interessanti da vedere all’interno c’è un l’altare buddhista, questo originale ed altri oggetti.

La Kusakabe Heritage House dà un’idea di quello che poteva essere lo stile di vita che si potevano permettere gli abitanti più ricchi di Takayama.

Una visita da non perdere per tutti gli appassionati di ceramica, la casa ospita anche una ricchissima collezione permanente di oggetti in ceramica Hida.
Yoshima Heritage House
Altra casa interessante, la troverete appena usciti dalla Kusakabe. È la Yoshima Heritage House. Anche in questo caso deve il nome alla famiglia che la abitò. Una delle particolarità di questo edificio è quella di aver avuto un doppio utilizzo: come residenza e come residenza che come distilleria di sakè. Anche in questo caso siamo di fronte fedele ricostruzione, in questo caso del 1908. Si tratta in ogni caso di una riproduzione fedele della struttura originaria.

Takayama profuma di sakè
Takayama è anche la nota per essere la città del sakè. Nel suo centro storico è possibile trovare diverse antiche distillerie, facilmente riconoscibili dai variopinti sakedaru.

Non potete non notare i grandi barili in cui si conserva il sake sono accatastati l’uno sull’altro formando veri e propri muri colorati.

Uno delle cose da non perdere a Takayama è la visita guidata ad una distilleria, con tanto di degustazione che può essere prenotata comodamente on line.
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Mercati mattutini di Takayama
E a proposito di souvenir di shopping da non perdere i due asa-ichi, i mercati mattutini che si svolgono quotidianamente a Takayama. Sulle bancarelle troverete un po’ di tutto da prodotti di artigianato a prodotti agricoli dai fiori a frutta e verdura, dalle spezie alle conserve.

I mercatini si trovano uno lungo il fiume Miyagawa e l’altro è il Jinya-mae. Poco importa se farete un meno acquisti porterete sicuramente a casa tante tantissime belle fotografie.
l fascino dei mercati di Takayama sta anche nel loro ritmo che ben si discosta a quello frenetico delle grandi città.

Il tempo per una passeggiata tra i banchi dei due mercati non potete non trovarlo. I mercati mattutini di Takayama aprono presto, alle 6 alle 7 di mattina a seconda della stagione, rispettivamente in estate e in inverno, e chiude a mezzogiorno.
I mercati di Takayama sono molto suggestivi. Entrambi sono caratterizzati da banchi molto semplici, dall’aria quasi improvvisate e da anziane giapponesi impegnate nella loro attività.

L’origine dei mercati risale ad un paio di secoli fa. All’inizio si vendevano soprattutto fiori, more e riso. In seguito il mercato assunse un carattere diverso con l’arrivo delle donne che dalle campagne iniziarono a venire in città a vendere i loro prodotti.

Il mercato più grande è quello di Miyagawa, lungo il fiume omonimo. I banchi seguono la sponda orientale del Miyagawa, mentre il lato opposto è completato da negozietti di generi alimentari e artigianato. Qui si vende un po’ di tutto. Qualche banco di frutta e verdura, di fiori e di artigianato, soprattutto oggetti in legno, bamboline e amuleti.

Passeggiata Higashiyama
Tra le cose da vedere a Takayama c’è un percorso di circa 3 chilometri e mezzo che tocca i principali templi della città, il parco Shiroyama, fino al sito dell’ex castello di Takayama. Purtroppo il nostro tempo era limitato. A causa delle alluvioni che hanno colpito a luglio Giappone – e in particolare questa zona – il viaggio per raggiungere Takayama è stato un po’ difficoltosi ed ha rubato del tempo alla visita della città. Ecco perché questa passeggiata non l’abbiamo potuta fare.
Per noi niente Matsuri Quina Takayama (altra cosa che sarebbe bello vedere), perché il festival – considerato tra i più belli del Giappone – non si tiene in estate ma in primavera (14-15 aprile) e in autunno (9-10 ottobre).

E chi invece come me arrivata a Takayama d’estate troverà una temperatura piacevole, con la colonnina di mercurio che raggiunge temperature elevate, grazie alla sua posizione incorniciata tra alle Alpi giapponesi. Takayama È perfetta per essere girata a piedi o in bicicletta chi invece come me ama le arrampicate sportive in zona può trovare siti piuttosto rinomati. Ora che sono arrivata alla fine vi do un ultimo consiglio, non vi preoccupate troppo di quello che c’è da vedere, semplicemente venite qui a gustarvi le atmosfere di Takayama , non ve ne pentirete.
Dove si trova Takayama
Takayama si trova nella prefettura di Gifu, nell’isola di Honshu, che poi è anche la più grande e importante delle isole che compongono il Giappone
Come si arriva a Takayama
A Takayama si arriva facilmente in treno, utilizzando la JR Pass passando dalla stazione di Nagoya sia se si va verso Tokyo che verso Kyoto. Io sono andata nel periodo in cui la linea ferroviaria era interrotta a causa dei danni delle alluvioni di inizio luglio ed ho dovuto affrontare un lungo viaggio via pullman
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