Un viaggio in Thailandia è sempre una buona scelta anche per chi cerca un po’ relax in agosto nelle sue bellissime isole.

Thailandia ad agosto, perché andare
Viaggiare in agosto in Thailandia ha un lato positivo e uno negativo (ma non troppo). Il lato positivo è che agosto in Thailandia è periodo di bassa stagione con tutti i vantaggi, anche economici, che ne consegue, anche se si scelgono le isole. Il lato negativo è che purtroppo è la stagione delle piogge, questo però non deve spaventare perché il più delle volte si tratta di acquazzoni abbondanti, ma brevi che avvengono nel tardo pomeriggio o in serata.
Mi ricordo che durante il mio primo viaggio in agosto non ho avuto particolari disagi per la pioggia, in genere quando arrivava era il momento in cui più o meno avevamo finito le attività e stavamo tornando in albergo. Certo questo non è una regola, però in linea di massima è così. Una cosa che ho notato a Bangkok un pomeriggio è il fatto di come i thailandesi siano in grado di capire quando sta per piovere e allora li vedi muoversi velocemente, come tante formichine operose, per mettere al riparo ciò che non deve essere bagnato.
In conclusione, un viaggio in Thailandia in agosto ve lo consiglio, anzi vi dico che io tutti i viaggi che ho fatto nel sud est Asia li ho fatti proprio in agosto e non ho mai avuto grossi disagi dalle piogge.

Aveva iniziato parlando di mare e sicuramente la pioggia al mare non è come in città, la pioggia al mare è molto, molto fastidiosa. Per evitare il rischio di maltempo quando si va al mare nel mese di agosto basta scegliere di trascorrere le vostre ìnelle isole del Golfo di Thailandia. Volevate andare a Phuket? No, meglio andarci in inverno quando il meteo è più favorevole sull’altro lato, ovvero nel mar delle Andamane. A Phuket ci si va in inverno, non in estate.

Quindi dopo aver fatto, spero per voi, un bel tour dei luoghi più belli della Thailandia, potete rilassarvi al mare.

Nel mio viaggio, che era di 23 giorni, ho riservato alle prime due settimane Bangkok, Chang Mai con tanto di trekking tra i villaggi nel nord della Thailandia, Chang Rai con il celebre White Temple, gli splendidi siti di Sukhothai ed Ayuthaya, Lopburi la città delle scimmie, Lhampun dove c’è il gong più grande del mondo, Kanchanaburi, sul fiume Kwai, il Parco Erawan con le suggestive cascate disposte su sette livelli. E ovviamente Bangkok, alla quale abbiamo dedicato più giorni, senza tralasciare un passaggio al Floating Market di Damnoen Saduak.

Fatto quindi il pieno di città, templi e natura, gli ultimi giorni sono stati tutti all’insegna dell’azzurro, quello del mare. Abbiamo suddiviso il soggiorno in tre isole molto diverse fra loro per tante caratteristiche. E la pioggia? In 10 giorni non abbiamo avuto neppure una goccia, solo sole. Sole, mare e mango (il mango ci sta sempre bene)
Quali isole ho scelto
Le isole isole dove ho soggiornato sono Koh Tao, Koh Phangan e Koh Samui, tutte e tre bellissime, anche se il mio voto i gradimento è esattamente nell’ordine di visita. Le tre isole hanno caratteristiche diverse che, a grandi linee, attraggono visitatori diversi.

Come arrivare a Koh Tao, Koh Phangan e Koh Samui
Prima di scendere in dettaglio vi do due elementi importanti per programmare il viaggio: a Koh Samui si può arrivare direttamente in aereo, mentre per altre due isole è necessario andare in traghetto, con partenza o da Koh Samui o da Surat Thani.

Io ho fatto quest’ultima scelta, a Surat Thani sono arrivata in pullman dopo un viaggio notturno in treno, in tempo per prendere il primo traghetto per Koh Tao.
Koh Tao
Koh Tao è situata tra le province di Chumphon e Surat Thani e dista un paio d’ore di barca dalle altre due.

Delle tre isole Koh Tao è la più piccola, sono appena 21 chilometri quadrati di superficie e ha fondali magnifici. Una caratteristica che ne fa una meta molto ambita dai subacquei che arrivano qui da ogni parte del mondo per immergersi nelle sue acque. A Koh Tao ci sono i siti di immersione considerate tra i migliori dell’intero Golfo della Thailandia.
Ecco allora che ho appena classificato i principali visitatori di Kho Tao, tanto da essere definita l’isola dei subacquei. Pensate che dalle altre isole organizzano escursioni a Koh Tao per fare sia immersioni sia snorkeling. Il nello è che non serve raggiungere grandi profondità o aver un brevetto da sub per apprezzare questi fondali. Basta anche maschera e pinne per avere belle soddisfazioni. Anzi, può bastare anche solo la maschera, visto che io le mie pinne, dopo averle portate in giro per due settimane per tutta la Thailandia, le ho perse il primo giorno chesono arrivata sull’isola: le ho dimenticate appoggiate alla parete esterna dell’ufficio cambio. Ho provato a tornare indietro, ma ormi avevano cambiato proprietario.

Koh Tao è un’isola tranquilla, dove muoversi facilmente a piedi e dove non si vuole o non si può arrivare a piedi ci sono sempre i Taxi Boat, pronti a portarvi – per pochi Bath – da una spiaggia all’altra.

Volendo è anche possibile mettersi d’accordo per fare un bel tour di intera giornata dell’isola, ovviamente, via Mare, con soste sulle spiagge e nelle baie più belle.
Tra le escursioni che si possono fare a Koh Tao c’è anche quella nella vicina Koh Nang Yuan un’isola ancora più piccola, considerata come una delle dieci più belle al mondo.

Una curiosità, Koh Tao in lingua thailandese significa isola delle tartarughe nome che ricorda quando l’isola era praticamente disabitata e sulle sue spiagge, ogni anno, venivano centinaia di tartarughe a deporre le uova.

Ora sicuramente l’isola è più frequentata, meno tranquilla per le tartarughe, ma rimane comunque un luogo molto tranquillo per i viaggiatori che trovano tanti ristoranti e bar sulla spiaggia dove cenare guardando il mare o bevendo un cocktail, nel mio caso una Piña Colada, comodamente adagiati su un’amaca guardando il tramonto. Beh lo avete capito, Koh Tao mi è rimasta nel cuore.
Koh Phangan
Ed ora cambiamo isola e ci spostiamo a Koh Phangan, l’Isola del Full Moon Party che si svolge ogni mesa la notte del plenilunio sulla spiaggia di Haad Rin. Tutto nasce nel 1985 quando un gruppo di turisti osservò che la luna vista da Koh Pha Ngan era la più bella che avessero mai visto. E fu così che organizzarono il primo Full Moon Party e da allora la festa non si è più fermata

Sicuramente il Full Moon Party di Koh Phangan è la più famosa festa della luna piena di tutta la Thailandia, ma ci si può accontentare di una sola festa al mese? Certo che no, anche senza luna piena è facile trovare feste che si svolgono sulle varie spiagge e tra la rigogliosa vegetazione tropicale dell’isola, sono i Jungle Party.
Con questa premessa è facile intuire come questa sia l’isola dei giovani che vengono qui non solo per vivere le notti di Koh Phangan.

C’è poi chi sceglie quest’isola per un motivo completamente diverso, ovvero per frequentare corsi di meditazione e yoga.
Non sono stata, per motivi di calendario, a Koh Phangan per il Full Moon Party, ma sulla spiaggia di Haad Rin c’è sempre un motivo per fare festa.
Una cosa è certa, a Koh Phangan le feste non mi sono mancate, né mi sono mai annoiata. Ricordo ancora la sera di Ferragosto con la grande festa sulla spiaggia con tanto di giocolieri che facevano rotare globi di fuoco.
Koh Phangan è molto diversa da Koh Tao e non solo per l’utenza. L’isola è molto più grande, sono 125 Kmq, e raggiunge un altitudine di 635 metri, quindi preparatevi a salite e discese. Per muoversi sull’isola oltre i taxi Boat è possibile spostarsi su strada in taxi o noleggiando auto o motorini o ancora fare dei tour guidati in quad attraverso giungle tropicali e selvagge, villaggi, fattorie e vaste piantagioni, fino a raggiungere la cima della montagna per ammirare il panorama.

Koh Phangan è un ottimo punto di partenza per fare un’escursione di intera giornata nel parco Marino di Ang Thong, su questo però non mi dilungo perché ve ne ho già parlato ampiamente.
Koh Samui
E siamo arrivati alla terza isola, Koh Samui, che per dimensioni è esattamente il doppio di Koh Phangan, ovvero 250 Kmq. L’isola, che la terza più grande della Thailandia, ha regolari collegamenti via aereo con Bangkok.

Avere un aeroporto a disposizione è sicuramente molto comodo e questo è di per sé, per molti, un buon motivo per preferirla alle altre. Questo comporta che sia ovviamente più affollata e che il traffico sia più intenso. Sicuramente Koh Samui ha molti servizi in più rispetto alle altre due isole più piccole, ma di contro è anche un pochino più cara. Questo comunque non toglie nulla, o quasi, alla bellezza dei luoghi caratterizzati da una montagna centrale e bellissime spiagge tutto intorno. Tornando indietro, con il famoso senno di poi, inizierei alla più caotica Koh Samui per concludere il viaggio nelle spiagge più tranquillità di Koh Phangan e Koh Tao.

Una curiosità (che ci piacciono tanto) a Ko Samui per legge non è consentito realizzare costruzioni che superino l’altezza degli alberi di cocco, una piccola grande accortezza che, nonostante il forte impatto turistico, è riuscita a preservala mantenendo un rapporto abbastanza equilibrato tra urbanizzazione e ambiente naturale.

Ko Samui oggi è soprattutto un’isola per famiglie e coppie in viaggio di nozze, in passato, parlo degli anni sessanta, era invece l’isola degli hippie. Furono loro i primi turisti ad arrivare qui, a quell’epoca trovarono un’isola ancora incontaminata, ma anche priva di strade e ovviamente dell’aeroporto. A proposito – ecco che ci scappa un’altra curiosità – l’aeroporto di Koh Samui è considerato uno dei più belli del mondo, io ci credo sulla fiducia, perché essendo arrivata via mare l’ho visto solo dall’esterno.
Anche per chi non sceglie Koh Phangan, da Koh Samui è possibile partecipare a un’escursione al Parco Nazionale Ang Thong in motoscafo. ,
Koh Samui non è solo spiagge, c’è anche molto da fare e vedere dal Grande Buddha, al tempio Laem Suwannaram e ancora le cascate Namuang e molto ancora, chi lo desidera può partecipare ad un tour guidato della durata di 4 ore alla scoperta di tutto ciò che c’è da vedere a Koh Samui e poi al termine del tour tornare in spiaggia.
E quando c’è la luna piena a Koh Samui c’è sempre un motoscafo che vi aspetta per portarvi a Koh Phangan per il Full Moon Party con ritorno alle prime luci dell’alba per vivere a pieno questa notte piena di colori, muisca e un pizzico di follia.
Muoversi sulle isole in motorino
Per chi sceglie di muoversi invece in moto o motorino è importante ricordare che in Thailandia per guidare è obbligatoria la patente internazionale e indossare il casco, non importa se sul posto si riescano a trovare delle scorciatoie. La legge è legge e senza la patente internazionale, in caso di controlli o peggio ancora incidenti, sono guai. Prima di partire per la Thailandia vi consigli di leggere bene le norme su come guidare in Thailandia, perché è bene essere sempre informati.