Un tocco di rosso per le case di Salon-de-Provence

Felice Varini ha colorato di rosso Salon-de-Provence

Un viaggio in Provenza, e per di più nell’anno in cui Marsiglia e dintorni portano lo scettro di Capitale Europea della Cultura, non può che essere ricco di incontri particolari. 

Felice Varini colora di rosso Salon de Provence

Senza togliere nulla agli altri, quello che maggiormente mi ha sorpreso è stato con l’istallazione dell’artista svizzero Felice Varini, che per esprimere tutta la sua creatività ha lavorato utilizzando come materia prima il centro storico della città di Salon de Provence
Un borgo medievale che fino al 30 novembre ha un insolito tocco di rosso, quello che Varini ha realizzato sulle case, giocando con una serie di cerchi, prima proiettati sulle facciate, poi fermati con il colore. Il risultato lo vedete in queste immagini, cerchi che formano architetture sugli edifici, creando un insolito effetto visivo.

Il panorama dal Chateau de l’Empéri

Un lavoro così, va assolutamente visto in una prospettiva particolare, da lontano e dall’alto. Ecco allora che il luogo privilegiato per ammirare l’istallazione di Varini, e ovviamente scattare le foto migliori, è la terrazza del Chateau de l’Empéri.

Non solo case, anche il campanile

 

Double disque évidé par les toits, questo il titolo dell’opera, segue altre istallazioni simili, che Varini ha realizzato precedentemente in altre città del Pianeta.

Un opera in accorto con gli abitanti

So cosa vi state chiedendo:
– Ma la pittura rossa non rovina le case? 
– I proprietari sono stati tutti d’accordo? 

Inizio a rispondere all’ultima domanda. La maggior parte di loro, 120 su 140, ha colto con entusiasmo l’idea di diventare, insieme alle loro abitazioni, parte di un’opera d’arte, forse anche perché si trattava di una situazione temporanea: otto mesi durante i quali la loro città e soprattutto le loro case sarebbero stati al centro dell’attenzione. Per altri 10 è invece prevalsa la cecità di dire “NO!”

Per Varini è stato un modo per mettere l’accento sui tetti della città che, con le diverse condizioni di luce, cambiano colore, ma che sanno tingersi di rosso

Un modo per esaltare i tetti

Nessun danno alle facciate degli edifici, non si tratta infatti di una pittura, da di un sottile film adesivo di alluminio. Per capire meglio come ha lavorato Varini, date un’occhiata al video

Ecco perché dal 1 dicembre sarà facilissimo restituire alla città l’antico aspetto… e così Salon-de-Provence tornerà ad essere “solo” la città di Nostradamus. Già, perché il celebre autore delle profezie omonime visse qui dal 1547 al 1566, anno della morte. Chi lo desidera può visitare sia la Casa Museo di Nostradamus sia la tomba custodita nella Collégiale Saint-Laurent, ma a questa è un’altra storia…

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