Un viaggio verso l’ignoto

Vi è mai capitato di partire per un viaggio con destinazione sconosciuta? Forse la domanda vi sembrerà strana, ma è proprio quello che è successo a me solo pochi giorni fa.

concorso wizz air

Ora vi racconto. Tutto è iniziato con una email di Wizzair che annunciava un concorso che metteva in palio 50 viaggi verso una destinazione sconosciuta per due persone. Il titolo era già di per sé molto accattivante: WIZZ ti invita al fare il viaggio della vita. A questo seguiva una domanda, mi si chieda se ero pronta a volare verso l’ignoto.

deserto

Come fare a non accettare? Io, per principio, non perdo mai l’occasione per fare un viaggio e poi la foto di presentazione del concorso raffigurava deserto e dromedari, che sono da sempre il simbolo del mio blog. Così, senza nessuna esitazione ho subito accettato la sfida.

La dinamica era davvero semplice: pubblicare una foto su Instagram a tema viaggio e avventura. Forse la cosa più difficile è stata quella di scegliere la foto, certo non mi mancavano. Alla fine la scelta è caduta su questa foto, che mi ha scattato in Namibia la mia amica Cristina.

Una pubblicazione fatta proprio in extremis, la scadenza per la pubblicazione della foto era il 6 marzo ed io ho pubblicato il 4 marzo. Non contenta ho invitato anche la mia blogger amica Roberta Zennaro a partecipare ed ho scritto un post per condividere questa opportunità anche con tutti i miei lettori. Quella di pubblicare concorsi per vincere viaggi è una cosa che faccio spesso sul blog, ma questo è un altro discorso, sto sviando.

viaggio verso una destinazione sconosciuta

Il viaggio era verso una destinazione sconosciuta, ma io sono curiosa come una scimmia e allora ho iniziato a ragionare e fare delle congetture per provare a indovinare la destinazione.

Erano pochi gli elementi che avevamo a disposizione:

  • Serviva il passaporto valido fino ad ottobre
  • la partenza sarebbe stata da Venezia
  • la durata del viaggio sarebbe stata di 5 giorni, dal 15 al 19 marzo

La prima cosa che ho fatto è stata quella di vedere quali voli partissero da Venezia, una volta scartato quelli possibili con carta d’identità, le destinazioni rimaste erano poche. Continuando i mei ragionamenti ho eliminato via via tutte le altre destinazione e la più plausibile mi sembrava l’Arabia Saudita.

aereo wizzair

Ho fatto la controprova cercando il volo da Venezia con partenza il 15 marzo, ma non c’era né Riyadh né Jedda. Questo mi ha un po’ spiazzato, anche perché l’idea di viaggiare in Arabia Saudita mi girava nella testa già da un po’.

messaggio wizzair

A questa cosa non ci ho pensato più per qualche giorno, fino al 9 marzo. Avevo appena terminato di registrare una puntata radio, quando ho visto su Instagram la notifica di un messaggio privato: non ci potevo credere, era proprio Wizzair che si congratulava con me perché ero uno dei vincitori del concorso. Il messaggio conteneva anche un link che mi portava ad una scheda con le istruzioni e il form per accettare la vincita.

Qui c’era un elemento in più, l’appuntamento era per le 6,30 di mattina del 15 marzo all’aeroporto Marco Polo e il ritorno intorno alla mezzanotte del 19, marzo. I tempi erano stretti, avevo 48 ore di tempo per scegliere chi portare con me e inviare il form firmato da entrambe per accettazione. Sulla scelta dell’accompagnatore non avevo dubbi, Roberta, lo aveva anche scritto nel post che in caso di vincita avrei scelto lei.

E così è stato. In viaggio di nuovo insieme questa volta verso l’ignoto, un ignoto che poi si è rivelato essere proprio l’Arabia Saudita.

Come abbiamo fatto per il visto

Una domanda che mi ha fatto più di una persona è stata come avessimo fatto con per il visto. Molto semplice, noi non abbiamo fatto nulla, ha pensato a tutto Wizzair. Quando abbiamo inviato il modulo firmato abbiamo allegato anche una foto tessera e una copia del passaporto. Il visto lo abbiamo poi trovato in aeroporto a Riyadh, un e-visa che ora è sul mio cellulare, pronto magari ad utilizzarlo di nuovo (dura un anno).

Preparativi per il viaggio

In quel momento ancora non avevamo elementi per capire cosa mettere in valigia. La prima cosa da fare era pensare al viaggio di A/R a Venezia. Andata con Italo il martedì pomeriggio e ritorno con Trenitalia alle 5,20 di mattina. Questo mi ha consentito di gestirmi bene i miei impegni di lavoro a Roma.

Nel frattempo non avevo ancora nessuna notizia del mio viaggio verso l’ignoto, solo nella serata del sabato mi è arrivata una email con delle informazioni sommarie: avevamo maggiori dettagli (ma non troppo) sugli orari e l’informazione che avremmo trovato una temperatura tra i 25 e i 16 gradi, con delle serate potenzialmente più fresche (ecco che qui ho pensato al deserto e l’idea dell’Arabia Saudita mi sembrava più realistica), che avevano solo una borsa piccola e un bagaglio a mano e che erano consigliate scarpe da ginnastica, jeans e occhiali da sole. Questo non ha semplificato molto, perché comunque serviva un abbigliamento estivo e non avevo ancora iniziato il cambio stagione. Alla fine, anche se con qualche incertezza, la valigia era pronta, sicuramente con delle cose in più e altre in meno, ma non importa. Va bene così.

A Mestre sono arrivata in serata, Roberta mi è venuta a prendere alla stazione e siamo andate a fare un giro di un paio d’ore a Venezia, con foto di rito a Piazza San Marco. Poi di nuovo a Mestre, a casa di Roberta, per dormire qualche ora prima della partenza.

Arrivo in aeroporto

In aeroporto siamo arrivate puntualissime, la prima cosa che abbiamo visto è stato il tabellone delle partenze dove il nostro volo era indicato con destinazione Unknown, a quel punto era chiaro che per conoscere la destinazione dovevamo attendere l’atterraggio.

boarding pass verso destinazione sconosciuta

Lunga fila per fare il check-in, a rendere più memorabile l’attesa le foto con una mega carta d’imbraco con su scritto anche lì Unknown, stessa destinazione che era anche nelle store vere carte d’imbarco.

bardinpass unknown

Tutto sembrava un gioco, ma era tutto vero. Stavamo veramente partendo per una destinazione sconosciuta! Tutto riassunto più o meno in questo brevissimo video

@sullestradedelmondo

♬ Shalala Lala (Remix) – Angga Sky

Superati i controlli ci siamo dirette al gate dove Wizzair ci aspettava per offrici la colazione e una sacchetta sponsorizzata con tanto di borraccia, occhiali da sole e cappellino Let’s Get Lost. Pronte a perderci nell’ignoto siamo salite a bordo dell’aereo più pazzo del mondo. Sentite nel video qui sotto cosa ci diceva il comandante per sviarci!

@sullestradedelmondo Risposta a @fiveintravel il viaggio è stato più o meno tutto così. decisamente il volo più divertente che io abbia mai fatto #getlostwizzItaly #getlostwithwizz @wizzair  #VisitSaudi #SaudiAdventure @visitsaudi #Riyadh #AlAhsa #Dammam ♬ suono originale – Simonetta Clucher

Il volo è durato circa 6 ore, a bordo eravamo circa 140-150 persone, tra vincitori del concorso, alcuni content creator ingaggiati per dare risalto alla notizia e membri dello staff. Io dal mio post rigorosamente vicino al finestrino cercavo di riconoscere qualcosa, ma è stato poco facile. Ho fatto tanti viaggi in Medio Oriente e quando ho visto tanto deserto sotto di me, l’idea che la destinazione fosse veramente l’Arabia Saudita prendeva sempre più consistenza.

@sullestradedelmondo Risposta a @leo_musac è stata davvero una bella avventura quella che ci ha riservato @wizzair segui il video fino alla fine per scoprire la metà del nostro viaggio misterioso #getlostwithwizz #getlostwizzitaly ♬ Arabian Oud(1364978) – TimTaj

Quando finalmente, dopo aver tentato ancora di confonderci, ci hanno dato il benvenuto a Riyad mi sono commossa per la gioia, la destinazione sconosciuta ora non solo era conosciuta, ma era proprio in Arabia Saudita che speravo di arrivare!

arrivo in arabia saudita

Come è andato il viaggio

Il viaggio è andato benissimo, abbiamo visitato città, siti patrimonio Unesco, edifici antichi e modernissimi, vissuto esperienze nel deserto, girato per souq e mangiato benissimo. Anche se eravamo tanti tutto era perfettamente organizzato, ci hanno diviso in quattro gruppi, io e Roberta eravamo il gruppo verde, questo ha consentito di gestire meglio attività e spostamenti senza sovrapposizioni che avrebbero potuto far perdere tempo.

bandiera Arabia Saudita

A proposito di tempo, quello di oggi è terminato, del viaggio ci racconterò meglio un’altra volta. Quello che posso anticiparvi è che ho trovato un Paese fuori dai tanti stereotipi della partenza. Approfitto per ringraziare la giuria del concorso Wizzair per aver scelto la mia foto e avermi dato questa opportunità di viaggio e Roberta per la compagnia e per avermi fatto questa bella foto con la bandiera dell’Arabia Saudita

2 thoughts on “Un viaggio verso l’ignoto

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