Una buona birra artigianale, a Roma si può

BIRRE ARTIGIANALI, UN SETTORE IN ESPANSIONE

La cultura delle birre artigianali, molto diffusa all’estero, da qualche anno sta prendendo piede anche in Italia. Così Marco Berardo, da appassionato consumatore, ha deciso di investire in proprio in un’attività dedicata al mondo di quella che viene definita una delle più antiche bevande alcoliche del mondo, con tracce addirittura nell’Antico Egitto e nella Mesopotamia. Il suo punto vendita, aperto dal 10 agosto, si chiama la “Tana dei Luppoli” e si trova in via Francesco Satolli , 20 – zona Aurelio- nei pressi di via Gregorio VII.

ALLA TANA DEI LUPPOLI UNA VASTA SCELTA

E’ un locale piccolo, ma accogliente dove volendo si può anche consumare qualche spizzichino, per bere senza farsi trovare proprio a digiuno. 

 

“La birra – spiega Marco – deve infatti essere degustata in un ambiente raccolto, non dispersivo, adatto anche alla meditazione. Rispetto alle birre industriali – continua Marco – le birre artigianali sono decisamente più salutiste, non sono trattate chimicamente e il giorno dopo non ti senti la testa pesante”.
Tra le sue proposte: “Maddechè” prodotta a Viterbo e definita dal fornitore “birra paracula perché ben si adatta a tutti i tipi di palato”; abbiamo poi “Zona Cesarini” del birrificio Toccalmatto oppure la “Rude Boy ipa”, di colore rosso profondo ed amaro molto “inglese” e consigliata come aperitivo con carni rosse; la più amata al mondo (entra nel locale un ragazzo e la compra per il padre) è la “1000 e Ibu ( Mikkeller)”, doppio malto 9 gradi e 10. Gli Ibu, per chi non lo sapesse, sono il metro di misura dell’amaro nelle birre. Per sapersi orientare nella scelta, Marco Berardo sta pensando anche ad una carta della birre. 

 

Per chi poi vuole esagerare nelle quantità, nel locale sono in vendita anche birre da 5 litri, da servire alla spina.

Per gli appassionati di birre di qualità, i punti vendita a Roma non sono poi così numerosi. La Tana dei Luppoli sta provando con coraggio a farsi strada in un settore decisamente in espansione, ma non ancora così “modaiolo” da attirare un vasto pubblico. Ma per chi decide di provarle, è difficile poi tornare indietro.

 

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