Vacanze con lo squalo


Tra le mete più gettonate durante le vacanze natalizie c’è l’Egitto e in particolare le spiagge di Sharm el Sheik, vacanze che quest’anno sono funestate dalla presenza di uno squalo che ha già sferrato tre attacchi, di cui uno mortale. Uno squalo che attacca senza uccidere spaventa, figuriamoci quando lascia una vittima. Le autorità egiziane sono state costrette a fissare dei limiti alla balneazione, anche se molte spiagge sono state riaperte. Quanto alle immersioni, queste sono consentite solo ai sub più esperti e solo in determinate zone.

In questa fase i sub hanno anche il compito di monitore le acque, segnalare e fotografare la presenza di eventuali squali. La zona che al momento rimane ancora completamente off limits è quella compresa fra Ras Nasrani fino alla parte settentrionale di Naama Bay.

Immersioni limitate, balneazione vietata, uno squalo “assassino” che nuota nelle acque di Sharm sono argomentazioni sufficienti a ritenere rovinate le vacanze sul Mar Rosso. Anche perché una vacanza al Sharm è per il 90% mare. Disdire un viaggio già prenotato però non è così semplice, il rischio infatti è quello di perdere l’anticipo. La presenza di uno squalo non è una motivazione valida per cancellare il viaggio senza penali e questo perché Sharm non è stata inserita tra le mete sconsigliate dal nostro Ministero degli Esteri. Forse anche per questo il numero di richieste di cancellazione è praticamente nulla.

Quello che è anomalo non è tanto la presenza di squali, normale tanto nel Mar Rosso, quanto nel Mediterraneo, ma attacchi ripetuti in una zona circoscritta. Perché lo squalo, o gli squali, si sono spinti così a riva e perché hanno attaccato? Domande alle quale cercheranno di rispondere esperti venuti dagli USA e dall’Italia… nel frattempo volano le ipotesi. Prima fra tutte quella che gli animali sarebbero stati attirati da carcasse di pecore gettate in mare.

C’è anche chi parla di sabotaggio e punta il dito su Mossad, il servizio segreto israeliano. Fantapolitica? Probabilmente si, qui gli squali ci sono sempre stati e continueranno ad esserci. Non a caso c’è una località chiamata Shark Bay. Ricordo poi durante la mia visita al Ras Mohamed NP che la guida ci ha indicato una zona regolarmente frequentata dagli squali, animali tra l’altro importantissimi nell’ecosistema marino che comunque devono essere tutelati.

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