Come promesso, anche se con un po’ di ritardo ecco la mia miniguida a Valencia Low cost
Valencia, anche se è la terza città della Spagna, è un luogo tranquillo e a misura d’uomo. Una città piacevole per una vacanza più o meno breve, all’insegna del low-cost. Tra i pregi di Valencia c’è quello di unire le bellezze della città, dintorni interessanti, la playa a poche fermate di metropolitana e un clima piacevolmente mite.
La prima cosa da fare è prenotare un volo low-cost per Valencia
Basta un po’ di pazienza e non sarà difficile trovare un biglietto ad un prezzo veramente irrisorio. Vi dico solo che io per 4 giorni a Valencia ho speso in totale 140 euro, dei quali 43 per il volo A/R.
Diverse le città italiane collegate con l’aeroporto di Valencia, che a sua volta è collegato al centro di di Valencia con la metropolitana. Il biglietto non ha supplementi “strani” per l’aeroporto, come succede per molte città.
Il biglietto della metropolitana dall’aeroporto al centro è di 1,90 euro. Per risparmiare sul trasporto pubblico esistono varie tipologie di biglietti a seconda delle esigenze di spostamento. In ogni caso tenete presente che i mezzi si usano poco e ci si muove molto bene a piedi.
In circa mezz’ora si arriva a Colon o Xativa, le zone dove secondo me è più conveniente dormire.
La zona è abbastanza centrale, vicino alla stazione e alla Plaza de Toros e appena fuori del centro del storico, quindi ha prezzi un po’ più bassi. Non solo. Ci si arriva in metropolitana – comodo quindi per i bagagli – e si è abbastanza vicini per raggiungere a piedi quasi ogni località da visitare.
Dormire low-cost a Valencia
Per dormire low-cost a Valencia vi consiglio di scegliere un ostello, che offre letti a partire da una decina di euro. Poco più del doppio è invece il prezzo minimo per chi preferisce la comodità di un albergo.
Io ho scelto di dormire al Purple Nest Hostel, a due passi dalla metropolitana (fermate Xativa, Colon) e del centro storico. L’ostello è molto pulito e colorato. C’è un’ampia area comune e gli ospiti, che hanno disposizione l’uso cucina. L’ostello ha diverse tipologie di camere, da 2-4-6-8 e 10 letti. Vicino all’ostello c’è anche un supermercato aperto anche di notte, perfetto per chi sceglie, anche all’ultimo minuto, di cenare in ostello. Io avevo optato per una camera da 4. Una delle mie compagne di stanza era una tedesca, così alta che saliva sul letto a castello senza scaletta.
Mangiare a Valencia
Mangiare a Valencia è un piacere, per le tasche e per il palato, qui, nella patria della paella, il conto non è un problema. La sera potete rilassarvi al ristorante. Dopo una giornata di camminata è quello che ci vuole. Ricordate però che a Valencia si mangia tardi, quindi se volete farlo presto potreste cucinare in ostello e approfittarne per socializzare con gli altri ospiti. Tra le cose da non perdere ovviamente la paella e la crema catalana.
A pranzo invece vi consiglio di mangiare velocemente ad uno dei chioschi che si trovano vicino al mercato centrale oppure fare un giro tra i banchi di questo straordinario mercato e comprare specialità locali. Non solo trovate veramente di tutto, ma il mercato è ha un’architettura che merita di essere vista.
Valencia a costo zero
Dal mercato proseguono i consigli per la Valencia low-cost. Proprio in Plaza del Mercato c’è uno dei gioielli di Valencia: la Lonja de Seda che nel XV secolo ospitava il mercato della seta, lo splendido edificio gotico oggi è Patrimonio Unesco dell’Umanità e può essere visitato gratuitamente dal martedì alla domenica.
La cattedrale di Valencia di visita a pagamento, ma per entrare gratis basta andare dopo le 17 oppure la domenica. Ed è proprio davanti alla cattedrale che Valencia ogni giovedì alle 12 offre uno spettacolo unico, quello che vede protagonisti i membri del Tribunal de las Aquas, con indosso la tradizionale tonaca nera.
A parte la cattedrale, le altre chiese sono tutte aperte gratuitamente, ma ce n’è una che capace veramente di stupirvi: la chieda del Colegio del Patriarca, dove ogni giorno alle 9,30, si tiene un concerto di canto greogriano, reso ancora più suggestivo dall’atmosfera della chiesa.
Spettacolo di tutt’altro genere è quello che spesso offre Plaza de la Virgen con l’esibizione di danze tipiche valenciane.
Durante la settimana il Museo de Belles Artes offre la possibilità di visita a biglietto gratuito. Libero accesso invece la domenica alla Torres de Serrano, che insieme alla Torres de Quart, le uniche due grandi porte sopravvissute all’antica cinta muraria medioevale. Non molto lontano dalla Torres de Serrano c’è la Casa de las Rocas, la casa delle rocce. Le rocce però non c’entrano nulla. Altro non è che un museo di carri allegorici utilizzati durante la cerimonia del Corpus Domini. L’ingresso è libero.
Vamos a la playa
Valencia vanta anche una bellissima e ampia spiaggia da vivere in libertà – grazie alle particolari condizioni climatiche – fino a ottobre inoltrato. Io sono stata a fine ottobre e c’era gente che faceva il bagno anche al tramonto. La zona della spiaggia è anche quella del porto America’s Cup, quello di Luna Rossa.
Per chi invece ama gli spazi verdi, a Valencia può passeggiare tra le piante del Jardin Botànico o nella lunga facsia verde del Parco del Turia che attraversa la città per una lunghezza di 14 km, entrambe ottime per un pic nic o semplicemente per un momento di relax.
Da non perdere poi la Valencia moderna con le architetture della Ciudad De Les Artes y De Las Ciencias, gli edifici possono essere ammirati gratuitamente dall’esterno, per accedere all’interno invece è necessario pagare un biglietto.
L’acquario di Valencia non è esattamente low-cost, però sono disponibili biglietti cumulativi per visitare l’acquario, assistere ad una proiezione Imax ed accedere al museo della scienza. Comunque, visto che Valencia è una destinazione low-cost, la spesa per l’ingresso all’acquario peserà un po’ e meno. Non ve ne pentirete, è davvero spettacolare!
Io sono stata a Valencia in ottobre, ma sappiate che è una meta per vacanze low costo anche in agosto e, più in generale, in alta stagione