Avete mai sentito parlare della Valle delle Abbazie? Forse ancora no perché questo è un nuovo brand territoriale che riunisce sei comuni della provincia di Teramo. Siamo dunque in Abruzzo è in una posizione strategica perché la zona è raggiungibile da due autostrade: l’autostrada dei parchi e l’Adriatica.
Si chiama “Valle delle Abbazie” perché è un territorio di grande interesse religioso, che si estende nella valle del fiume Vomano.
A caratterizzarlo è soprattutto la presenza di quattro grandi abbazie che da sempre sono state oggetto di devozione e pellegrinaggio:
- Santa Maria di Propezzano
- San Clemente al Vomano
- San Salvatore
- Santa Maria in Ronzano
Quello che fino a oggi è mancato stato un vero e proprio itinerario spirituale e religioso. Ora è nato il progetto di un cammino della Valle delle Abbazie che mette in collegamento i principali edifici religiosi. Ecco così che la Valle della Abbazia si trasforma in un percorso di fede, capace di essere anche un importante volano dal punto di vista turistico.
Pellegrinaggio religioso, una grande opportunità di sviluppo del territorio per l’intera Valle delle Abbazie
Insomma se il pellegrinaggio religioso funziona in altre zone, vedi ad esempio la via Francigena che punta ad un riconoscimento Unesco.
Allora, perché non dovrebbe funzionare qui in Abruzzo?
Potrebbe, ma bisogna lavorarci. Per ora ci sono tutte le carte giuste affinché questo accada. Il territorio, infatti, è molto ricco dal punto di vista culturale, eno-gastronomico e paesaggistico e ben si presta non solo ad un turismo di tipo religioso ma anche di slow motion. Un gap che sta per essere colmato, grazie ad un progetto nato grazie all’associazione Itaca che ha individuato una rete di sentieri in grado di collegare tra loro le abbazie e i principali centri abitati, per promuovere la valle attraverso un turismo lento.
Il progetto nasce dunque per dare risalto ad un territorio ad alta vocazione turistica ma fino a questo momento sfruttata e modo marginale. Un turismo che non può e non deve essere solo religioso. La risposta è proprio nello sviluppo turisti della sentieristica che offrirebbe al visitatore un modo slow per entrare in contatto con lo spirito di questa terra e cogliere al meglio l’accoglienza dei borghi e imparare a scoprire le ricchezze.
Valle delle Abbazie, sentieri per tutti
Sentieri che possono essere percorsi a tappe, a piedi, in bicicletta e a cavallo. Anche se per arrivare a questo è necessario ancora molto lavoro. Il passo più importante è quello della segnaletica e della mappatura dei sentieri, per arrivare poi ad un obiettivo più ampio che è quello di inserire la Valle delle Abbazie nella rete dei Cammini d’Europa.
Il cammino della Valle delle Abbazie ha visto una sorta di pre-inaugurazione in occasione del ponte dell’Immacolata, quattro giornate durante le quali l’associazione Itaca ha organizzato un evento per dimostrare come il cammino possa essere agevolmente percorso in 4 tappe.
Visto il periodo festivo, i partecipanti hanno anche avuto l’occasione di partecipare a una serie di eventi promossi dai paesi attraversati: dai mercatini di Natale, ai raduni di auto d’epoca, da dimostrazioni di antichi mestieri ad appuntamenti eno-gastronomici e musicali.
Un itinerario da percorrere a tappe
Quattro giorni, quattro tappe, ma c’è stato anche chi, come me, si è unito al gruppo sono per percorrere insieme solo una parte di cammino. Per quello che mi riguarda sono partita da Roma il sabato mattina ed ho utilizzato questa prima giornata alla visita di alcuni dei paesi muovendo in autonomia con la macchina. Con il gruppo ci siamo incontrati nel tardo pomeriggio e poi la mattina dopo ho preso parte a una di queste escursioni, avendo così l’opportunità di ammirare in prima persona le bellezze del paesaggio e alcune delle chicche che si incontrano lungo il cammino.
Sul sito valle delle abbazie è anche presente un itinerario virtuale che consente di imparare a conoscere il territorio ancora prima di andare
Una torre dalla forma molto singolare
La cosa che mi ha colpito di più è stata alla torre triangolare di Montegualtieri a Cermignano. Incredibile come vista da lontano sembri una normale torre a base quadrangolare.
E’ solo arrivando molto vicino ci si accorge dello stratagemma architettonico, che ha consentito di costruirla utilizzando meno materiale.
Non viene però meno il suo aspetto difensivo.
La torre infatti, ha tutte le caratteristiche che si addicono a questo ruolo, prima fra tutte la posizione strategica su uno sperone roccioso, a sentinella della valle del fiume Vomano. Mi è piaciuto molto anche Canzano, un paese coloratissimo e curatissimo che per l’occasione sembrava una sorta di fiera dell’artigianato a cielo aperto.
Nel corso delle quattro giornate le tappe si sono concluse in una delle abbazie con la cerimonia dello scambio di una piastrella recante il logo della Valle delle Abbazie, un modo per sottolineare la continuità del territorio e il legame tra gli edifici religiosi. Ecco perché a presenziare rappresentati civili e religiosi
Pellegrinaggio ed escursioni sono il primo passo per valorizzare il territorio e porre così l’accento sulle sue caratteristiche, un modo da renderlo interessante agli occhi dei turisti per fargli scoprire la straordinaria accoglienza di questa gente ed una tradizione eno-gastronomica tutta da provare.
Tanti prodotti locali dai liquori ai formaggi, dalla frutta alle carni, a questo proposito la specialità di cui vanno orgogliosi è il tacchino alla canzanese.
Un tacchino anzi una tacchinella, chi ha la caratteristica di essere cotta a fuoco lento per molte ore ed essere servita fredda, arricchita dalla gelatina ricavata dello stesso brodo.
Per approfondire http://www.valledelleabbazie.it