Viaggiare con la Brexit, cosa cambia

viaggiare con la Brexit

Ci siamo, mancano poche ore all’entrata nella nuova era Brexit. Dal 1 gennaio 2021 quando la Brexit termina il periodo di transizione, iniziato lo scorso febbraio, e dopo 11 mesi diventa operativa.

Una data alla quale si è arrivati dopo un lungo percorso, iniziato con il referendum di quattro anni fa per arrivare all’accordo, che si è concluso pochi giorni fa, tra tra Gran Bretagna e Ue. Un accordo che regolerà d’ora in poi le relazioni tra Unione Europea e Regno Unito.

Cosa cambia dal 1 gennaio 2021 con la Brexit

Brexit controlli all'Aeroporto Londra

Vediamo ora come cambierà con la Brexit per i viaggiatori in partenza o in arrivo dal Regno Unito.

Brexit, per viaggiare in UK serve passaporto e visto?

passaporto visto

Il cambiamento più radicale è quello legato alle regole relative agli spostamenti, per i viaggiatori sarà necessario avere il passaporto per volare verso la Gran Bretagna, ma niente visto.

Passaporto

Anche se in realtà fino a ottobre sarà ancora accettata la carta d’Identità valida per l’espatrio. Anzi per alcune categorie la carta d’Identità rimane valida per gli ingressi in UK fino al 31 dicembre 2025. Dopo quella data dovrebbe essere introdotta anche un’autorizzazione elettronica di viaggio (ETA), simile all’ESTA attualmente necessario per l’ingresso negli USA senza visto. 

Questo se parliamo di viaggi della durata massima di tre mesi, per fermarsi in Regno Unito post Brexit per più tempo, si per studio che per turismo, sarà necessario attenersi alle stesse norme in vigore per tutti gli stranieri non comunitari che prevedono invece il visto.

Nonostante la Brexit non ci sarà frontiera terrestre, tra Irlanda e Gran Bretagna, ovvero con l’Irlanda del Nord, ma solo marina e aerea.

TGV

Formalità doganali arriveranno anche per il TGV che in due ore – attraverso l’Eurotunnel – collega Parigi e Londra. 

Viaggiare per studio con la Brexit

viaggiare dopo la Brexit per gli studenti

La Brexit avrà la sua influenza anche per i viaggi di studio

La Gran Bretagna dal 1 gennaio è fuori dal programma Erasmus, ma è già pronta con un nuovo progetto di scambi culturali che coinvolgeranno soprattutto studenti americani e asiatici, per il quale è previsto uno stanziamento iniziale da 100 milioni di sterline. Un programma dedicato al matematico inglese Alan Turing.

Inoltre per i ragazzi europei studiare nelle università britanniche sarà invece molto più costoso, anche perché non avranno sconti sulla retta.

Brexit e lavoratori

Londra

Tanti poi i ragazzi europei che fino ad oggi sceglievano di vivere un’esperienza lavorativa in Gran Bretagna, anche questo sarà più difficile.

Chi si reca nel Regno Unito per  lavoro, superati i 90 giorni avrà bisogno di un permesso specifico. Per i nostri connazionali che si trovano in Gran Bretagna c’è la possibilità di richiedere un permesso di residenza permanente. Per gli altri invece verrà rilasciato un permesso che necessita di essere rinnovato periodicamente.

Per ottenere un permesso lavorativo servirà inoltre un contratto di lavoro che garantisca almeno 26.500 sterline all’anno, cioè circa 29 mila euro e una conoscenza di inglese non inferiore al livello B1.

Sono però garantiti i cittadini europei che già lavorano in Gran Bretagna, per loro sono previste norme meno rigide che prevedono l’iscrizione in un apposito registro

Tessera Sanitaria

Ecco un altro argomento da non sottovalutare, cioè il fatto che la nostra tessera sanitaria non avrà più valore nel Regno Unito, il che rende ancora più opportuna la necessità di avere un’assicurazione di viaggio che copra, in caso di necessità, le spese sanitarie. Anche se non è detto che un ulteriore accordo tra UE e UK possa consentirne ancora l’utilizzo in futuro

Roaming

Con l’uscita della Gran Bretagna dall’Unione Europea le compagnie telefoniche non sono più tenute a garantire ai cittadini UE la possibilità di utilizzare il telefono nel Regno Unito alle stesse condizioni economiche del Paese di appartenenza.

Di fatto la Brexit pone fine anche all’attuale tariffazione telefonica in vigore dal 2017 che consente ai cittadini UE di telefonare in tutti i Paesi dell’Unione alle stesse condizioni in vigore in Italia, cioè senza sovrapprezzo per il roaming. C’è però da dire che alcuni operatori sono pronti ad impegnarsi a mantenere comunque le tariffe attuali.

In ogni caso prima di partire è bene che il viaggiatore si preoccupi di contattare il proprio provider per capire quanto gli costerà tenersi in contatto telefonico con parenti e amici e sull’uso del traffico dati.

Viaggiare con gli animali dopo la Brexit

Cambiamenti in vista anche per chi viaggia con gli animali. Perde di valore passaporto UE per gli animali, ma solo per i cittadini i britannici

La Gran Bretagna diventa un Paese terzo e così per gli animale dei sudditi di sua Maestà niente più passaporto europeo e sarà necessaria una nuova certificazione veterinaria. Sarà necessario il microchip e una vaccinazione antirabbica, somministrata almeno tre settimane prima della partenza.

Diverso inverso invece per chi si sposta nel Regno Unito partendo da un Paese UE con il proprio animale, per loro sarà possibile utilizzare il passaporto UE per animali, emesso prima del 1 gennaio 2021.

Maggiori informazioni, sempre aggiornate, per viaggiare con la Brexit le trovate sul sito di Visit Britain

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