Ed è arrivato il giorno fatidico: si parte per Saigon, o, per meglio dire, Ho Chi Min (dal nome del rivoluzionario primo ministro e presidente del Vietnman).
Per raggiungerla impiego 7 ore di viaggio, tra l’altro 2 solo per entrare nell’immensa e incasinata metropoli. Non avevo mai visto un caos così monotono neanche a New York, un’infinità di motorini.
A Ho Chi Min cerco di rimanerci il minimo indispensabile, è troppo stressante. Ne approfitto, comunque, per visitare il Museo della guerra o, per meglio dire, gli orrori che gli americani hanno combinato con le bombe al napal.
Molto belli, poi, e che meritano di essere visitati, i vari templi e il palazzo residenziale.
Testo e immagini di Davide il fotografo
Curiosità
Lo sapevate che il cantautore italiano Riccardo Cocciante è nato proprio qui?