Mar Morto, la sponda giordana

Tra le 10 cose  da fare e vedere in Giordania c’è, senza dubbio, il Mar Morto. Un’esperienza che non è facile spiegare, va vissuta. Nel mio primo viaggio in Giordania non ci volevo neppure andare, non avevo idea di cosa mi sarei persa. Questa volta invece non vedevo l’ora. Avevo solo qualche perplessità sul fatto che era dicembre.

Giordania mar mortoIl viaggio dall’Italia non era stato dei più rilassanti. Ad Amman eravamo arrivati in piena notte, anzi poco prima dell’alba, quindi avevamo avuto davvero poche ore di sonno.

Ecco allora che per riprederci abbiamo optato per una giornata all’insegna del relax, Anzi prima cultura, poi relax. E così, dopo la visita ai mosaici di Madaba e al Monte Nebo ci attendeva un rilassante tuffo nella acque del Mar Morto, terza ed ultima tappa della giornata. Tuffo è un parolone, quando ci si bagna nel Mar Morto bisogna fare attenzione a non fare troppi schizzi. Basta una piccola goccia d’acqua carica di sale per far bruciare gli occhi.

mar morto

Per il tuffo però dovevamo aspettare. Perché avevamo fatto le cose in grande ed avevamo prenotato in una SPA, con pranzo incluso. Io avrei anche rimandato, ma gli orari sono da rispettare. O si mangia all’ora di pranzo o non si mangia.

Sono entrata in sala da pranzo penando ad uno spuntino veloce, però il buffet era davvero spettacolare. Ottimo e abbondante, Le bevande a erano a parte e anche piuttosto care le bevande, ma era invevitabile.

A tavola ci siamo dilungati un po’ troppo.

Finalmente era arrivato il gran momento, quello del Mar Morto. Come ho scritto per me era la seconda volta. La prima era stato alcuni anni prima durante un viaggio estivo tra Turchia e Giordania. Era agosto, ora era dicembre. Rispetto a quella prima volta devo dire che l’impatto con l’acqua è stato poco facile. Temperatura – ovviamente – più fresca risepetto ad agosto, ma si poteva fare. Ad aiutare il fatto che siamo in una depressione e al di sotto del livello del mare le temperature sono decisamente più calde. In ogni caso, appena superato il punto fatidico, quello dell’ombellico, in acqua si stava davvero bene e nessuno aveva più voglia di uscire. Il bagno nel Mar  Morto è un’esperienza fantastica.

galleggiare mar morto

La sensazione di galleggiamenteo in queste acque è davvero unico. Vi avevo accennato poco fa che la prima volta volevo saltaer la tappa Mar Morto. Questo perché avevamo perso l’aereo ed eravamo stati costretti a tagliare l’itinerario. Per me la tagliare la tappa di Aqaba era impensabile, anche perché mi ero portata in viaggio maschera e pinne solo per il mar Rosso!

Ero in minoranza e così mi ero dovuta dovuta adeguare a forza. Anche se “costretta” non me ne sono pentita affatto. Ridevo in continuazione e continuavo a dire “E io che non ci volevo venire!” .

Mar Morto non è solo acqua, è anche fango. Già perché i famosi fanghi del Mar Morto sono lì. pronti solo da essere fanghi mar mortoraccolti e spalmati sul corpo. Non ci siamo fatti mancare davvero nulla. No, una cosa è mancata. Neanche questa volta ho fatto la “prova giornale”. Lo sapete vero che la salinità del Mar Morto è così alta che si può stare seduti in acqua a leggere il giornale? La prossima volta che torno – perché nel Mar Morto io ci torno, magari la prossima volta provo la sponda israeliana – me lo segno, arriverà con il giornale per fare la fatidica prova. Vi dicevo che non ci siamo fatti mancare (quasi) niente, compreso il bagno al tramonto.

Tramonto al mar morto

La prossima volta voglio anche dormire in un resort del Mar Morto. Anche questa volta il Mar Morto ha rappresentato per noi una gita da Amman. Nel fare ritorno in città il nostro autista ci ha proposto di fare tappa in un negozio tipico di artigianato. La giornata era finita, stavamo tornando in albergo, si poteva fare.

Peccato che il negozietto tipico si sia rivelato come il solito negozio “spennaturisti”, abbiamo girato un po’, scroccato una tazza di tè e siamo andati via senza comprare nulla.

A cena siamo andati in una bettolina vicino all’albergo spendendo qualcosa come 3 euro circa  a testa.

Prima di entrare nel locale mi è accaduto un episodio curioso. Ad uno dei tavoli esterni un anziano giordano sdentato – ma con un sorriso bellissimo- mi ha offerto una delle sue polpette (smozzicata). Io mi sono difesa come potevo cercando di non accettare, ma al tempo stesso a non offenderlo. Credo sia stata una scena molto divertente, vista dall’esterno però. Tutti ridevano e nessuno ha pensato a come togliermi dalla situazione imbarazzante.

Non so come me la sono cavata alla fine. La polpetta, ovviamente, alla fine non l’ho accettata!

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