Jerash, durante il mio primo viaggio in Giordania ha rappresentato la vera sorpresa. Pensate che mi è piaciuta ancora di Petra. OK Petra è fantastica, questo non si mette in dubbio, ma avendo letto molto di questo sito, avendo visto foto e documentari è mancato il fattore sorpresa. Jerash no, non ne sapevo molto e così è riuscita a lasciarmi a bocca aperta.
Ecco perché avevo tanta voglia di tornarci. In questo mio secondo viaggio è stata l’ultima tappa in terra giordana. Da Jerash ci siamo diretti verso il confine tra Giordania e Siria, per proseguire poi verso Damasco. E proprio perché ultima tappa, ancora più attesa.
Il giorno prima avevamo lasciato Petra ed avevamo raggiunto Amman con un pulmino scalcinato, Vi dico subito che qualcuno lo ha definito “bosniaco”. Ok, non era un pulmino di lusso, ma ci era costato solo 140 JD. Questo fa fatto passare in secondo piano il suo aspetto e soprattutto la sua scomodità. Il viaggio da Petra ad Amman dura qualche ora, ma poi avevamo un albergo nel quale rilassarci prima di iniziare la seconda parte del viaggio, Quella dedicata alla Siria.
La mattina seguente ci siamo alzati molto presto, la colazione era stata programmata alle 7 perché ci attendeva una giornata piuttosto intensa, prima la visita a Jerash, poi l’attraversamento e l’arrivo a Damasco in serata.

Io dico sempre che la sorpresa è la parte più bella del viaggio, ecco perché, anche se mi è piaciuto molto tornare a Jerash, la visita è stata diversa. Bellissima come sempre, le sue imponenti colonne sono sempre lì che si stagliano nel cielo, come la sua piazza ovale sorprende per le sue dimensioni. Però è stato diverso, questa volta è mancato l’effetto sorpresa della prima volta.

Comunque Jerash rimane sempre un posto meraviglioso, un sito archeologico che merita di essere visitato e merita anche di tornarci. Quindi nessun dubbio quando programmate il vostro viaggio: Jerash deve esserci perché è una tra le prime, tra le 10 cose da vedere in Giordania