Nel mio viaggio in Islanda manca ancora la capitale, ecco allora cosa vedere a Reykjavik, prima e ultima tappa del mio racconto di viaggio on the road in Islanda
Il viaggio è iniziato e finito a Reykjavik
Sfidando il maltempo, che ci aveva costretto ad un atterraggio forzato in Scozia, siamo atterrati di notte all’aeroporto della capitale islandese, ma abbiamo trascorso la notte in un ostello fuori città.
In estate il numero di turisti è elevato e noi eravamo arrivati anche nei giorni del Gay Pride, due situazioni che messe insieme avevano provocato un full booking praticamente in tutta Reykjavik. Così la mattina seguente, nonostante fossimo andati a letto tardi, ci siamo alzati perché dovevamo raggiungere Reykjavik in autobus per ritirare le auto a nolo che ci avrebbero accompagnato durante tutto il nostro viaggio on the road, rigorosamente delle 4×4, indispensabili per raggiungere alcune zone dell’interno che avevamo in programma.
Il primo impatto con Reykjavik è stato di stupore. Reykjavik ha circa 120.000 abitanti, è quindi una piccola città che non dà l’idea di essere una capitale europea. Quindi non aspettatevi un gran numero di monumenti storici o edifici avveniristici, ma ciò non toglie che la città meriti una visita. Prima di dirvi cosa vedere a Reykjavik niente di meglio che soffermarsi sulla sua storia.
Un po’ di storia
Reykjavik è una città relativamente recente, anche se è il primo insediamento stabile risale all’anno 870. Sappiamo anche il nome del suo fondatore, si tratta di uno dei primi coloni che si stabilirono in Islanda, l’esploratore normanno Ingólfur Arnarson. Pare che per la fondazione della città seguì un rituale vichingo: che prevedeva venissero gettati in mare i pali della precedente residenza. Il luogo dove si sarebbero poi arenati era quello destinato a veder sorgere la nuova città.
Reykjavik però ancora non era una vero centro urbano. Fino a metà settecento qui c’erano praticamente solo alcune fattorie, poi arrivarono le prime industrie e finalmente nel 1786 Reykjavik può essere definita ufficialmente “città” anche quando raggiunge questo traguardo contava appena 200 abitanti. Data considerata ufficialmente quella di fondazione.
Facciamo un balzo di un secolo e arriviamo al 1845, la città ancora non è considerata capitale del Paese (ancora sotto la Danimarca), ma il parlamento si trasferisce a Reykjavik, anche i suoi poteri erano limitati. Per diventare capitale del neo Regno d’Islanda Reykjavik deve attendere il 1918. L’Islanda dipendeva ancora dalla Danimarca, ma intanto cresceva la voglia di indipendenza, le industrie, legate allo stoccafisso, e la popolazione.
Finalmente a Þingvellir venne proclamata la Repubblica d’Islanda, era. il 17 giugno 1944 e Reykjavík divenne capitale del nuovo Stato indipendente. Da lì a pochi anni la città ha visto un notevole e costante sviluppo, anche dal punto di vista culturale, che prosegue ancora oggi.
Le 10 cose da fare e vedere a Reykjavik
Sòlfar – The Sun Voyager
E’ uno dei simboli di Reykjavík e una delle cose da vedere qui è una suggestiva scultura in acciaio inossidabile. La statua fu realizzata da Jón Gunnar Árnason e ricorda un’imbarcazione vichinga. Fu commissionata per celebrare i 200 anni della città, anche se fu inaugurata nel 1990. La trovate sul lungomare e fare una tappa qui per una fotografia, soprattutto in estate quando è mai buio, è quasi d’obbligo. Si trova a breve distanza dall’Harpa.
Auditorium Harpa
L’Harpa è uno degli edifici più recenti di Reykjavík. Auditorium e centro congressi è stato inaugurato nel 2011 e rappresenta un appuntamento immancabile per gli appassionati di architettura. La facciata in vetro vuole ricordare il paesaggio basaltico dell’Islanda. Scenografico da fuori, ma spettacolare all’interno. Nel 2013, Harpa è stato insignito del premio Mies van der Rohe per l’architettura contemporanea dell’Unione europea
Museo Nazionale Islandese
Il Museo Nazionale Islandese di Reykjavík consente di fare un viaggio virtuale nella storia del Paese a partire dall’800 a.C fino ai giorni nostri.
Il percorso espositivi è articolati secondo vari temi: lavoro e stile di vita, abitazioni, artigianato e linguaggio e vita sociale.
Hallgrímskirkja
Da non perdere la Hallgrímskirkja, una grande chiesa luterana, la più grande d’Islanda. La sua torre, alta quasi di 75 metri è un po’ il simbolo di Reykjavik. Volendo si può salire in cima per vedere il panorama dall’alto, ma niente interminabile scala a chiocciola, è una chiesa moderna ed è dotata di un moderno ascensore.
La costruzione dell’edificio durò 38 anni, dalla posa della prima pietra nel 1943 alla sua inaugurazione nel 1986. La Hallgrímskirkja si trova su una collinetta non lontana dal centro cittadino, è visibile anche a distanza ed è facilmente raggiungibile a piedi.
La facciata è molto particolare, è formata da una serie di blocchi di cemento che ricordano dalle colonne di basalto della cascata di Svartifoss e al tempo stesso danno all’edificio una forma quasi piramidale.
La chiesa porta il nome del nome del poeta Hallgrímur Pétursson. La chiesa all’interno è molto luminosa, ma a mio giudizio ha un’aria poco rassicurante.
Di fronte alla chiesa c’è la statua di Leif Ericsson, che scopri il Nord America nell’anno 1000, quindi circa 5 secoli prima di Cristoforo Colombo.
Volcano show
L’Islanda è terra di ghiaccio e vulcani, sono loro che hanno modellato il territorio. Ghiaccio e fuoco, due elementi che spesso sono connessi uno all’altro, visto che la molti vulcani hanno la sommità coperta da un ghiacciaio. Così quando il vulcano si sveglia, il primo effetto è lo scioglimento dei ghiacciai. Tutto questo – spero per voi – non lo vedrete dal vivo, ma per vedere che cosa significa un’eruzione vulcanica in Islanda, vi consiglio di fare una tappa al Vulcano show, che proietta immagini video di alcune delle eruzioni più significative che ha vissuto il Paese, compresa dello Eyjafjallajökull, le cui cenerei nel 2010 bloccarono il traffico aereo europeo.
La visita al Vulcano show comprende anche un piccolo museo geologico e l’immancabile negozio di souvenir a tema vulcani.
Whale watching
L’Islanda è un Paese perfetto per l’avvistamento delle balene, ci sono diverse località che offrono la possibilità di escursioni in mare per vedere i grandi cetacei, Reykyavick è una di queste. Basta andare al porto e si trovano diversi centri specializzati in questo tipo di esperienza. Davvero da non perdere, anche perché la percentuale di avvistamenti, soprattutto in estate, è molto alta.
Nel mio viaggio in Islanda non ho perso l’occasione di fare whale watching in Islanda, ma nel mio caso a Husavick.
A proposito di balene, non dimenticate mai che l’Islanda è uno degli unici tre paesi al mondo – insieme a Norvegia e Giappone – che consentono la caccia alla balena, ignorando la moratoria internazionale per proteggere i cetacei. Facilmente troverete nei menù carne di balena, non lasciatevi tentare dalla curiosità: non si mangiano animali in via d’estinzione!
City walk
La città ben si presta ad essere esplorata a piedi, sia lungo le vie principali Laugavegur, Austurstræti e Skolavordustigur che inoltrandosi nelle vie secondarie e “perdersi”.
Museo fallologico
Tra le cose curiose da vedere a Reykjavík, c’è un piccolo museo dedicato all’organo sessuale maschile. Il museo, che fino ad alcuni anni fa era a Husavick, raccoglie un’incredibile collezione di peni di mammiferi, compresi alcuni appartenenti ad animali estinti. Gli organi, piccoli e grandi, sono conservati in vari modi, come ad esempio formaldeide oppure essiccati. Alla collezione, iniziata nel 1974, mancava fino ad alcuni anni fa un esemplare umano, fin quando nel 2011 un cittadino islandese morto all’età di 95 anni, che aveva deciso in vita di lasciare questa insolita eredità al museo. Con questo “lascito” il museo pare abbia guadagnato il primato di essere l’unico – per questa tematica – a rappresentare tutti i mammiferi del pianeta. In mostra 209 esemplari.
Visto l’argomento le dimensioni contano e allora vi do qualche numero, si va da esemplari di pochi piccolissimi, come quello di un criceto che misura appena 2 mm (visibile con una lente d’ ingrandimento) a quello della balenottera azzurra che misura 1,70 metri per un peso i 70 chilogrammi. VI sembra tanto? Sappiate che si tratta solo di una parte dell’organo, se fosse completo misurerebbe circa 5 metri. D’altra parte stiamo parlando del mammifero più grande del pianeta! Completa il museo una sezione folklore.
Io il museo non l’ho visitato, quindi non so dirvi di più, sono solo passata accanto ed ho visto una parte della collezione esposta in una vetrina visibile dalla strada. Impossibile non notarlo durante il city walk, visto che è proprio sulla Laugavegur.
Vecchio porto
Tra le cose da vedere a Reykjavik figura sicuramente il vecchio porto con le sue casette colorate edificate agli inizi del XX secolo. Qui si trovano anche diversi localini, pub e ristoranti dove mangiare pesce spendendo relativamente poco.
Aurora boreale
Per chi viene in Islanda in inverno una delle esperienze da fare è sicuramente quella di guardare il cielo per vedere l’aurora boreale, fenomeno che è visibile anche nella zona di Reykjavík dove organizzano dei tour mirati
… e non finisce qui anche perché Reykjavík è anche un buon punto di partenza per escursioni in giornata
Reykjavík ha anche una vita notturna molto vivace, anche se la notte è tutt’altro che buia. Siamo vicino al Circolo Polare Artico e durante i mesi estivi praticamente non fa mai buio. Tanti gli eventi che animano Reykjavík tutto l’anno, quindi prima di partire vi consiglio di documentarvi per scoprire se ci sono feste o manifestazioni alle quali poter partecipare.
Cosa vedere vicino Reykjavík
Laguna Blu
Davvero vicina a Reykjavík, la celebre Laguna Blu rappresenta per molti viaggiatori in visita alla capitale islandese una tappa una tappa d’obbligo. Comoda perché dista poco più di mezz’ora di viaggio da Reykjavík è caratterizzata da acqua molto calda e dal colore azzurro. La Laguna Blu è molto turistica e il biglietto d’accesso non è certo dei più economici. Io ci sono stata, ma a dire la sincera verità ho preferito altre sorgenti termali meno affollate, come ad esempio quella nella zona del lago Myvatn
Circolo d’Oro
Ad un centinaio di chilometri da Reykjavik si trova il cosiddetto Circolo d’Oro che comprende l’area dei gayser, le cascate di Gullfoss e il Þingvellir Park.
Geysir
Uno dei fenomeni più affascinanti dell’Islanda sono i gayser che prendono il loro nome proprio dalla località di Geysir, nella valle Haukadalur. Qui il fenomeno è molto evidente e qui si trovano i gayser più famosi e imponenti dell’Islanda.
Gullfoss
Altro elemento caratterizzante l’Islanda sono le tantissime cascate che incontrerete durante il vostro viaggio. In questa zona c’è una delle più famose, Gullfoss, la regina delle cascate. La sua corona è fatta di tanti colori, quelli dell’arcobaleno che la accompagna quasi sempre
Þingvellir
Þingvellir Park si trova a circa 45 km da Reykjavík. E’ un posto molto caro agli islandesi, importante sia dal punto di vista geologico, qui passa la faglia che separa la zolla nordamericana da quella europea, sia dal punto di vista storico, perché è qui che fu fondato il parlamento più antico del mondo e luogo simbolo dell’indipendenza dalla Danimarca. Potevo non farmi una foto a Pingvellir? Certo che no, qui storia e geografia si incontrano