Viaggio in Islanda, Siglufjörður

 

Siglufjörður
14 agosto 2012
Siglufiordour una volta era del tutto isolata, raggiungibile solo in barca o a cavallo. Ora si arriva qui attraverso la strada più alta d’Islanda 
 
Tra i villaggi costieri che abbiamo visitato durante il nostro viaggio in Islanda, quello che mi è piaciuto di più è stato Siglufjörður. Anzi, più che un villaggio è una piccola città di pescatori di circa 200 abitanti che sorge sul fiordo omonimo.
Per tanto tempo l’economia di Siglufjörður è stata basata sull’aringa e per secoli è rimasta isolata, collegata solo via mare o tramite le forti zampe dei cavalli islandesi. 
Pensante che prima della strada carrabile sono arrivati aerei e idrovolanti. A proposito della strada vi dico una curiosità: è la più alta di tutta l’Islanda.
Le aringhe non ci sono più, ma l’economnia è ancora legata alla pesca

Ho parlato di aringhe, ma osservano la pesca di oggi, di aringhe proprio non se ne vedono.  E’ dagli anni ’50 che dalla zona sono scomparse. Anche se ora non se ne pescano più, la città dipende ancora molto dall’industria della pesca. E’ solo cambiato il tipo di pesce che finisce nelle reti.

La sua posizione e i suoi paesaggi incantevoli ne fanno una meta molto apprezzata, ma proprio per questo trovare da dormire qui è veramente poco facile. Questo è anche uno dei motivi per cui la notte precedente abbiamo dormito ad Hofsos. Per chi ha la fortuna di trovare pernottare qui, la sosta a Siglufjörður è anche occasione per fare escursioni bellissime.
Tra barche, gabbiani e montagne innevate
 

Gabbiani che volano tra le barche, mentre sullo sfondo i ghiacci fanno capolino tra le montagne, per un panorama così vale veramente la pena arrivare fin qui, non siete d’accordo?

Siglufjörður, case colorate che si specchiano sull’acqua

 

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