Capodanno a Marrakesh

 

capodanno a marrakesh con spettacolo
Il viaggio prosegue con direzione Marrakesh dove abbiamo trascorso il Capodanno. Lungo la strada che ci portava a Marrakesh ci siamo fermati in supermercato. La nostra intenzione era quella di compre dello spumante per la serata. Eravamo quasi nel deserto, in un villaggio e per di più in un paese musulmano, di questo ce ne rendevamo conto, ma quando abbiamo visto il prezzo dello champagne abbiamo dovuto fare una riunione strategica. Tra i miei appunti non sono riuscita a trovare la pagina dove avevo appuntato quanto abbiamo speso, ma vi assicuro che la cifra era veramente esagerata.
In ogni caso con una votazione di 10 “SI” e 2 “NO” l’acquisto è stato fatto.
Cominciava ad essere un po’ tardi, così, per evitare sorprese a Marrakesh, ho telefonato per confermare il nostro arrivo. Rimanere senza albergo la notte di capodanno a Marrakesh non è certo il massimo!

L’hotel non è il massimo della pulizia, ma si trova in una posizione ottima. È Capodanno a Marrakesh non potevano trovare di meglio. Nonostate le corse, siamo arrivati in tempo per la cena, anzi per il cenone. 
Capodanno a piazza jemaa el fna
Noi avremmo preferito mangiare ai banchetti in piazza, ma fare il cenone al ristorante dell’albergo non è stata una scelta, ma un obbligo: niente cenone, niente stanze.
Il ristorante era affollatissimo, non si riusciva neppure a spostare la sedia per mettersi seduti, comunque la cena è stata buona e abbondandante, i dolci facevano un po’ schifo, ma non ci potevamo lamentare.

 

street food
Grazie al fuso abbiamo fatto un doppio brindisi, il primo, durante la cena, con la mezzanotte italiana, il secondo in piazza dove siamo usciti a festeggiare dopo cena e dove abbiamo stappato la nostra preziosa bottiglia di champagne francese, dividendoci da bravi amici un sorso a testa.
Capodanno in piazzaAd un certo punto una delle ragazze del gruppo, presa dall’euforia del capodanno ha iniziato a baciare tutti,  e per tutti non intendo solo noi del gruppo, ma anche i marocchini.
Questo ha scatenato un momento di panico. Siamo dovuti fuggire con la bottiglia nascosta dentro la giacca! Ci siamo allontanti un po’ e ci siamo fermati tra i vari banchetti della piazza.
 
Poi dopo aver acquistato dei cappellini di lana abbiamo definitivamente lasciato la piazza ed iniziato a girare per la città.
venditrice di cappelli
Quindi, dopo un tentativo fallito di “imbucarci” ad una festa al Club Med di Marrakesh, siamo finiti al casinò. 
Era uno spettacolo vedere gli abbigliamenti esagerati e ridicoli delle persone presenti. Un vero peccato che all’interno del casinò fosse vietato fare le foto.
Certo a loro saremmo sembrati ridicoli noi, vestiti non certo da gran serata. Anzi, la maggior parte di noi indossava addirittura le scarpe da ginnastica, elemento “indecente” che non consente di entrare nell’area gioco, nemmeno a dare un’occhiata.
Così alla fine una parte di noi è tornata in albergo, mentre gli altri sono rimasti al casinò. Uno dei ragazzi ha voluto tentare la fortuna, e bisogna dire che ha trascorso un primo dell’anno che difficilmente dimenticherà (la fortuna è arrivata!).
In ogni caso è stato per tutti un bellissimo ultimo dell’anno (a parte uno dei ragazzi che è rimasto a letto per una febbre improvvisa e per la sua ragazza che lo assistito).

 

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