La notte nel deserto marocchino era stata più fredda del previsto.Lasciato il campo nel deserto siamo tornati al punto di partenza, cioè all’alebrgo dove avevamo lasciato il nostro autista. In hotel ci hanno messo a disposizione due stanze da utilizzare a turno, così prima di rimetterci di nuovo in viaggio, abbiamo fatto colazione e la doccia.
Un’organizzazione strategica che ci ha permesso di metterci in viaggio con notevole anticipio sulla tabella di marcia.
Vi ricordate tutti i dubbi che avevamo espresso sulle capacità del nostro autista? Mistero svelato
Abbiamo scoperto che il suo lavoro non è quello di autista, lui è un tecnico informatico disoccupato.
In questi giorni suo padre, il vero autista, è malato. Per non perdere questo lavoro, ha pensato di prendere il suo posto. Basta saperle le cose e uno si organizza.
E così, vista la poca dimestichezza che il nostro autista ha con le strade marocchine, mi sono fatta spiegare bene il percorso da Moamed. D’ora in poi sarò io, con l’aiuto della mia carta, a indicargli la strada. Così è sicuro che non ci perdiamo più.