Il villaggio di Nagarkot è il luogo ideale per avere una vista sulle vette dell’Himalaya. L’estate però non è il periodo migliore perché le nubi coprono le vette.

La foto sopra è esempio della vista all’alba, peccato che non sia quello che abbiamo visto noi.
Sapevamo che il mese di agosto, e più in generale l’estate, non è il momento migliore per vedere l’Himalaya, ma eravamo ottimisti. Speravamo in un alba spettacolare. La mattina alle 5, quando è suonata la sveglia, dalla finestra della mia camera si vedeva solo una coltre bianca che impediva la vista.
Avere la camera con vista (anche senza vista) ha il vantaggio che non si si debba necessariamente alzare dal letto, basta guardare dalla finestra.
Mi sono rimessa sotto le coperte delusa, ma di tanto in tanto mi riaffacciavo sperando nel “miracolo”. Lo sguardo però spaziava sempre e solo sulle nuvole. Alla fine mi sono arresa e sono tornata a dormire. Davvero un peccato, perché di tutte le località che si affacciano sulle vette dell’Himalaya Nagarkot è quella che notoriamente offre la vista migliore. Ecco che ho perso anche la seconda occasione per vedere le vette himalayane, la prima era stato durante il volo di arrivoa Kathmandu. Mi ero assicurata il fatidico posto finestrino sul lato sinistro, ma il ritardo del nostro volo ci aveva fatto arrivare di notte, quindi niente vista neppure in quell’occasione.
Arrivare a Nagarkot non è stato un viaggio del tutto a vuoto. Qui abbiamo comunque trascorso una bellissima serata accanto al fuoco. Era prevista anche un’escursione, ma pioveva troppo per camminare e così quella era andata a monte. In compenso abbiamo cenato accanto al fuoco ed abbiamo assaggiato un ottimo Masala Tea, un tè speziato al latte. Il tè non è l’unica cosa che abbiamo bevuto, ci hanno offerto anche dell’ottima grappa: quella fatta in casa dalla nostra impareggiabile guida Shanker.
Mi sono rimessa sotto le coperte delusa, ma di tanto in tanto mi riaffacciavo sperando nel “miracolo”. Lo sguardo però spaziava sempre e solo sulle nuvole. Alla fine mi sono arresa e sono tornata a dormire. Davvero un peccato, perché di tutte le località che si affacciano sulle vette dell’Himalaya Nagarkot è quella che notoriamente offre la vista migliore. Ecco che ho perso anche la seconda occasione per vedere le vette himalayane, la prima era stato durante il volo di arrivoa Kathmandu. Mi ero assicurata il fatidico posto finestrino sul lato sinistro, ma il ritardo del nostro volo ci aveva fatto arrivare di notte, quindi niente vista neppure in quell’occasione.
Arrivare a Nagarkot non è stato un viaggio del tutto a vuoto. Qui abbiamo comunque trascorso una bellissima serata accanto al fuoco. Era prevista anche un’escursione, ma pioveva troppo per camminare e così quella era andata a monte. In compenso abbiamo cenato accanto al fuoco ed abbiamo assaggiato un ottimo Masala Tea, un tè speziato al latte. Il tè non è l’unica cosa che abbiamo bevuto, ci hanno offerto anche dell’ottima grappa: quella fatta in casa dalla nostra impareggiabile guida Shanker.

La mattina poi, quando siamo ripartiti, lungo la strada abbiamo visto gli abitanti del villaggio vestiti a festa e molte persone scese dalla montagna.
Motivo di tanta animazione è il pellegrinaggio al tempio che si trova sulla montagna al quale partecipano anche gli sciamani, che durante il cammino, fatto rigorosamente a piedi scalzi, si fermano a prendere quello che la gente gli offre, il più delle volte grappa. E bravi gli sciamani! Se la grappa che gli offrono è buona come quella che avevamo bevuto la sera prima non posso dargli torto