Bergen, l’incendio, la notte passata in strada. Ttto era lasciato alle spalle ed eravamo in viaggio verso Stavanger, dove, ero convinta, di aver prenotato una splendida sistemazione sulla spiaggia. Improvvisamente, leggendo la corrispondenza di viaggio, mi sono resa conto che la risposta avuta dal campeggio era del tutto sibillina. Non si capiva bene se mi volevano dire “abbiamo prenotato tutto quello da voi richiesto” oppure “è tutto prenotato”. Eppure a casa mi era sembrato tanto chiaro!
Nel dubbio decido di chiedere ad un ufficio turistico: qui la signora, gentilissima, in un primo tempo mi ha assicurato che anche per lei era tutto OK, poi ha voluto chiamare il campeggio per sicurezza. Con la telefonata ogni certezza è svanita: era tutto pieno e noi rischiavamo di passare la notte in macchina.
Ok non era così catrastrofica la situazione, era ancora presto,ma eravamo in una zona molto turistica e il rischio c’era.

Il posto era talmente bello ed accogliete che nessuno ha avuto dubbi, abbiamo rinunciato a Stavanger per goderci un po’ di meritato riposo in queste casette sul mare.
Per cena i ragazzi si sono offerti di cucinare e hanno voluto fare le cose in grande… niente piatti di plastica, ma piatti veri! Si, ma solo perché nella casa c’era anche la lavastoviglie!!!
Nel frattempo noi ragazze, per una volta, ci siamo date ad uno sport molto impegnativo, il divaning… insomma spaparanzate sul divano a non fare nulla.