Amoy, relax dopo l’incendio

Bergen, l’incendio, la notte passata in strada. Ttto era lasciato alle spalle ed eravamo in viaggio verso Stavanger, dove, ero convinta, di aver prenotato una splendida sistemazione sulla spiaggia. Improvvisamente, leggendo la corrispondenza di viaggio, mi sono resa conto che la risposta avuta dal campeggio era del tutto sibillina. Non si capiva bene se mi volevano dire “abbiamo prenotato tutto quello da voi richiesto” oppure “è tutto prenotato”. Eppure a casa mi era sembrato tanto chiaro!

Nel dubbio decido di chiedere ad un ufficio turistico: qui la signora, gentilissima, in un primo tempo mi ha assicurato che anche per lei era tutto OK, poi ha voluto chiamare il campeggio per sicurezza. Con la telefonata ogni certezza è svanita: era tutto pieno e noi rischiavamo di passare la notte in macchina. 

Ok non era così catrastrofica la situazione, era ancora presto,ma eravamo in una zona molto turistica e il rischio c’era. 

Amoy
La signora ci ha preso a cuore, soprattutto dopo che le abbiamo raccontato la storia dell’incendio, anche perché ha una figlia che vive a Begen. Ha così Iniziato a fare telefonate su telefonate per trovarci un alloggio.
Tutto pieno.
La notte in macchina sembrava sempre più una realtà. Alla fine trova due sistemazioni vicine sull’isola di Amoy, che era a poca distanza da dove ci trovavamo e per di più raggiungibile senza traghetto in quanto collegata alla terraferma da un ponte.

 nelle gelide acque norvegesi 

Dobbiamo stare nuovamente divisi, ma questa volta il tempo è splendido e le due case sono molto vicine.

Il posto era talmente bello ed accogliete che nessuno ha avuto dubbi, abbiamo rinunciato a Stavanger per goderci un po’ di meritato riposo in queste casette sul mare.

Abbiamo anche fatto il bagno! L’acqua era gelida, inutile negarlo, ma una volta “a mollo” si stava talmente bene che non volevamo più uscire.
Era quello che ci voleva dopo la notte appena trascorsa.

casa

Per cena i ragazzi si sono offerti di cucinare e hanno voluto fare le cose in grande… niente piatti di plastica, ma piatti veri! Si, ma solo perché nella casa c’era anche la lavastoviglie!!!

Nel frattempo noi ragazze, per una volta, ci siamo date ad uno sport molto impegnativo, il divaning… insomma spaparanzate sul divano a non fare nulla.

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