
Alle 9 eravamo già a Palazzo Reale, peccato però che l’apertura era prevista per le 10. Ne abbiamo approfittato allora per visitare la vicina cattedrale. Questo però è stato un errore. La cosa più saggia sarebbe stata andare subito alla torre, ma questo lo avremmo capito solo più tardi.
E’ qui comunque il sovrano riceve gli ospiti in visita di stato, udienze, ricevimenti ufficiali e feste.
Il palazzo come appare oggi è frutto di una serie di rifacimenti, il più significativo quello che ha fatto seguito all’incendio che nel 1697 distrusse l’antico maniero medievale. Qui a Stoccolma per la prima volta in questo viaggio abbiamo sentito la parola incendio. Non sarà l’unica, purtroppo. Se seguirete il racconto scoprirete il perché.
Lasciamo da parte il fuoco e parliamo di acqua, quella che implacabile cadeva dal cielo alla nostra uscita dal castello. Non accennava a diminuire, così abbiamo pensato di fare una veloce visita al Tesoro, con la speranza che il cielo chiudesse le cataratte. Speranza vana. Pioveva ancora. Decidiamo così di andare avanti con la visita del palazzo. Dopo gli appartamenti reali e il tesoro, ci addentriamo nei sotterranei per vedere le antiche fondamenta. Visita quest’ultima non molto interessante, ma per fortuna nel frattempo aveva smesso di piovere.
Eravamo ora pronti per andare al Museo Vasa, che ospita uno straordinario vascello, il Vasa appunto, affondato nel 1628, subito dopo il varo. Colpa non di un iceberg, come il Titanic, ma della mania di grandezza del suo costruttore. L’albero della nave infatti era troppo alto rispetto all’imbarcazione che per questo si è piegata su un fianco ed è affondata.
Poco lontano dal museo c’è il parco di Skansen, fondato nel 1891 da un antropologo… qui si trova il luna park, l’acquario, un piccolo di zoo, ma soprattutto si trova un grande museo all’aperto dove è ricostruita una città che rappresentata tutta la Svezia con più di 150 case e fattorie di epoche diverse provenienti da tutto il paese.

Volontari in costume rendono l’ambiente molto suggestivo e coinvolge i visitatori nella vita quodiana di un tempo.
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