Bergen una notte troppo corta e una mattina troppo lunga

Bergen

La mattina del 17 agosto per noi è iniziata molto presto: alle 4,10

 Ma facciamo un passo indietro. Prima di andare a dormire avevo avvisato le ragazze che avrei messo la sveglia presto, perché dovevo farmi la doccia e lavarmi i capelli. Così quando alle 4,10 nell’ostello è scattato l’allarme incendio hanno pensato che fosse la mia sveglia e mi hanno mandato un po’ di accidenti. Sopratutto perché io continuavo a dormire.
 Mi sono svegliata solo quando nella nostra stanza è entrato il manager dell’ostello urlando che dovevamo uscire subito.
La scala anticendio era vicina e siamo scese di corsa, qualcuna ha fatto in tempo a infilarsi qualcosa addosso Io sono rimasta in pigiama e ciabattine infradito. Insomma, alle 4,10 del 17 agosto (e poi dicono che non è vero che il 17 porti male!!) siamo stati costretti ad una rapida evacuazione.

Incendio

A bruciare non era per fortuna il nostro ostello, ma il ristorante a fianco.
L’incendio, abbiamo poi saputo, era scoppiato intorno alle 3. Ma solo dopo un’ora, vista la gravità della situazione e il fatto che ci trovavamo a Bergen, cioè in una città di legno, i vigili del fuoco hanno deciso che dovevamo lasciare l’ostello.
 
Io in pieno incendievacuatio sono andata dal direttore dell’ostello per chiedergli indietro i soldi della colazione (pagata in anticipo).
Però ho premesso che di essere consapevole che quella che stavo per fare era una domanda inopportuna. Rimborso che poi ho sollecitato e ottenuto qualche ora più tardi quando la situazione era tornata quasi normale.
Siamo stati in strada diverse ore. Faceva freddo e i miei piedi nudi nelle infradito erano intirizziti. In mio soccorso è arrivato Giulio che al suono dell’allarme ha lasciato la camerata portando con sé valigia e borsone.
 
Alla fine ci hanno portato in municipio dove sarebbero dovuti arrivare dei viveri. Alcuni ragazzi, stanchi di aspettare sono tornati in ostello, dove nel frattempo la situazione era del tutto sotto controllo, e sono riusciti a portare al pian terreno tutti i bagagli.
 
Quando mi hanno telefonato per informami abbiamo lasciato il municipio, passando prima dalla polizia che doveva segnare tutti quelli che uscivano e li abbiamo raggiunti con le borse piene dei viveri che nel frattempo il comune ci avevano portato.
Una volta recuperati i bagagli (e i soldi della colazione) siamo riusciti anche a prendere le macchine che si trovavano proprio sotto l’ostello tra le autopompe dei vigili del fuoco Pompierie partire prima delle 9.
Decisamente quella di oggi è stata una notte molto breve e una mattina molto lunga.

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