Dopo aver trascorso la notte in un campeggio a Roste, la mattina ci siamo spostati nella vicina Røros, antica città mineraria, Patrimonio dell’Umanità.
La storia di Røros è strettamente legata a quella delle miniere di rame (sfruttate per oltre tre secoli e dismesse solo nel 1977) e argento.
La città fu fondata nel 1644 proprio quando in questa zona fu scoperto il rame. nel giro di poco tempo divenne uno dei maggiori centri minerari del Paese.
Una visita caratterizzata dalla pioggia, forse è stato questo che non ci ha fatto apprezzare come avrebbe dovuto Roros che è una delle più antiche città in legno d’Europa, forse l’unica costruita interamente in legno.
Qui è possibile vedere un’ottantina di costruzioni in ottimo stato di conservazione, una città viva dove le persone ancora oggi vivono e lavorano.
Notevole anche per il fatto che Røros sia stata nel tempo risparmiata dagli incendi (incredibile!) a darle un duro colpo è stata la devastazione subita ad opera delle truppe svedesi nel 1679. Dopo la sua ricostruzione è rimasta pressoché inalterata. Come è rimasto intatto dal 1600 lo schema delle strade e delle fattorie che costituiscono l’antica città mineraria. Il suo centro è protetto per far sì che questa sua caratteristica unica rimanga inalterata.
Quello che trova oggi il visitatore è al tempo stesso una città viva e un museo vivente. Non mancano inoltre negozi e laboratori di artigianato.
Abbiamo visitato la chiesa, completato nel 1784, considerata una tra le dieci più importanti della Norvegia e la quarta per grandezza
Per le persone più indesiderabili non solo i posti più remoti, ma addirittura una scala esterna che separava anche le entrate.
