
Il viaggio per arrivare a Palmira è lungo e un poì monotonao perché si attraversa un ampio tratto di deserto. Palmira è a circa 240 Km da Damasco. Siamo arrivati alle 14,30 circa ed abbiamo cercato di sfruttare al meglio il poco tempo che avevamo a disposizione.
Di Palmira, o meglio di Tadmor, parla anche la Bibbia che la descrive come una città del deserto fortificata da Salomone.
Una storia antica quella di Palmira, documentata già nel secondo millennio a.C. quando era una città commerciale che univa la Mesopotania e la Siria Settentrionale.
Visse un periodo di abbandono poi tornò a fiorire nel I secolo quando i romani ne fecero una colonia romana. Il suo nome è legato alla regina Zenobia che ai romani osò ribellarsi, Una ribellione che le costò la prigionia e l’affronto di essere esposta legata da catene d’oro.

Spettacolare anche il monumento più celebre di Palmira, il tetrapilo costituito da quattro piedistalli che reggono quattro colonne in granito rosa egiziano.
Al tramonto siamo saliti al castello per vedere Palmira dall’alto, ma era ormai buio. Un vero peccato, decidiano allora di rinunciare tutti a qualche ora di sonno e di tornare qui l’indomani mattina all’alba, per vedere il sorgere del sole. Uno spettacolo straordinario che questa foto può solo far intuire. Tanto suggestivo però quanto freddo!
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