Viaggio in USA: Las Vegas

7 agosto 2005

Non si può capire che sia veramente Las Vegas se non si vede di persona. 
La cosa migliore è quella di arrivare di sera, per avere l’effetto del colpo d’occhio delle luci arrivando dal deserto…. Noi siamo arrivati intorno alle 19, nonostante l’orario non certo notturno, l’attraversamento dello Strip ha richiesto oltre un’ora a causa del traffico intenso.
Ora, con il famoso (e inutile) senno di poi devo dire che sarebbe stato meglio percorrere la parallela Industrial Str e prendere Main str, ma eravamo ipnotizzati dalle luci sfavillanti della città.


Per non perdere tempo abbiamo scelto di cenare in albergo e poi uscire. Anche in questo caso, con il senno di poi, possono dire che abbiamo sbagliato. La cena è stata pessima, una delle peggiori di tutto il viaggio.

Con la pancia, comunque, piena ci siamo tuffati nella sfavillante “Sin City” , tra piramidi, vulcani e città celebri come New York, Parigi e Venezia, rispettivamente con tanto Statua della Libertà, torre Eiffel e Piazza San Marco con tanto di gondole

 

Dopo il giro turistico per riempirsi gli occhi di luci, colori e atmosfere, c’è stato chi, senza successo, ha provato anche a riempirsi le tasche tentando la fortuna alle slot machine, e ai tavoli da gioco.

 

Anche se Las Vegas sorge praticamente in mezzo al deserto, il suo nome in spagnolo significa “I Prati” a ricordo delle aree verdi che esistevano nella zona alimentate da pozzi d’acqua.

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