“L’unico difetto di San Francisco è che non vorresti partire mai.” Rudyard Kipling
2 agosto 2005
Viste le peripezie del giorno precedente abbiamo dovuto ricomporci. Per prima cosa ho recuperato i due che avevamo lasciato a Venzia e siamo tornati in aeroporto, abbiamo così scoperto che erano stati mandati direttamente a San Francisco con posto in prima classe.

Dopo aver raggiunto gli uffici della Alamo abbiamo incontrato il resto del gruppo giunto da New York e ritirato le auto. Quando sono arrivati erano stanchi e rattristati per non poter visitare San Francisco. Il viaggio sembrava iniziare male, allora per rincuorarli ho proposto, a malincuore, di fermarci in città un giorno in più e saltare Yosemite.
La proposta è stata in un primo tempo accettata da tutti come la soluzione migliore, ma alla fine siamo tornati sui nostri passi e, con mia grande gioia, rimesso in agenda Yosemite NP.Il giro della città è stato piuttosto veloce. Ma non ci siamo fatti mancare (quasi) niente compresa la celebre nebbia.
Di questa città il cinema e la tv ci mostrano tre cose in particolare… il Golden Gate, la cable car e le discese e salite che caratterizzano il suo essere costruita su colline.
Non i sette colli di Roma, qui sono addirittura una cinquantina ed offrono discese mozzafiato che è stato molto emozionante affontare alla guida.
L’auto a San Francisco però l’abbiamo usata poco, molto meglio muoversi con i mezzi pubblici, in particolare con la cable car, e a piedi e così ci siamo lanciati sull’itinerario proposto dalla Lonley Planet che ci ha portato a China Town, Nord Beach, Tower Hill, Russian Hill, Telegraph Hill per finire al porto per una cena a base di pesce.

“L’inverno più freddo che ho trascorso, è stata un’estate a San Francisco”
Mark Twain
Curiosità: Non tutti lo sanno ma il nome della città è dedicato a San Francesco d’Assisi, il nome attuale infatti deriva da quello che diedere gli spagnoli quando la fondarono nel 1776: La Misión de Nuestro Padre San Francisco de Asís