Il viaggio verso Los Angeles ci ha regalato anche una tappa a Santa Barbara e deviazione molto gradita.: durante il viaggio ad abbiamo lasciato la statale e siamo usciti Los Alamos.
Prima tappa Los Alamos
Non avevamo una motivazione particolare, volevamo solo dare un’occhiata ad un paesino statunitense e fermarci ad un bar.
Quello che abbiamo scoperto è stato un paesino delizioso qui il tempo sembra essersi fermato. Ci siamo fermati a prendere un caffè (Lavazza) bevibile e una fetta di dolce ai mirtilli.

Il locale merita una sosta, è il Cafè Quackenbush, in Bell street: un incredibile connubio tra un bar e una galleria d’arte.
Nel bagno poi troverete anche una sagoma di John Wayne, a grandezza naturale. Io amante del cinema e dei film western non ho saputo resistere alla tentazione di farmi una foto spiritosa, cero che era proprio alto! Per la precisione (me lo sono andata a cercare) John Wayne era alto 1,93 metri e con il cappello sembra ancora più alto (o io più bassa)

Eravamo pronti a ripartire con destinazione Santa Barbara seguendo ancora una volta la statale che corre lungo la costa, ma il barista ci ha consigliato in alternativa una strada secondaria: la 154 che passa per Los Olivos e costeggia il Lake Cachuma attraversando le colline.

Un paesaggio molto suggestivo, ecco che torna il cinema e il film Sideways – In viaggio con Jack, la cui colonna sonora ci aveva accompagnato in viaggio poche ore prima. Stavamo attraversando la Santa Ynez Valley, dove è stato girato il film. Un film di grande successo – in parte inaspettato – che da solo ha contribuito a far crescere notevolmente il turismo in questa zona della California.
Santa Barbara
A Santa Barbara si aspettava una graditissima sorpresa… era la giornata della giornata celebrativa dell’antico passato ispanico, con tanto di parata in costume.
Ci sembrava di essere finiti in un film di Zorro!

Si tratta dell‘Old Spanish Days, che si svolge ogni anno a inizio agosto per ricordare le origini ispaniche degli abitanti, passato del quale sono molto orgogliosi. I fondatori di Santa Barbara, infatti, furono dai pionieri spagnoli, messicani e nordamericani. Gli Old Spanish Days sono una tradizione che va avanti dal 1924 tra costumi, carri allegorici, carrozze, cavalieri, bandiere americane e bandiere messicane

La festa all’epoca nacque anche per attrarre a Santa Barbara turisti estivi, noi invece ci siamo capitati per caso.
Parcheggiata la macchina in un (costosissimo) garage, si siamo perse tra la folla per partecipare a questa coloratissima fiesta. Poi abbiamo conquistato una postazione in alto e da qui abbiamo visto sfilare cavalli, cavalieri, dame, soldati, sceriffi e molto altro ancora.
Lasciata la parata ci siamo dedicate agli edifici storici della città, una vera meraviglia. Santa Barbara ancora oggi una città in tipico stile coloniale spagnolo, molto diversa da tutte le città che abbiamo visto in questo viaggio, qui giri l’angolo e sembra finire in una città messicana o andalusa.

Sicuramente una bella visita, anche se quello che ricorderemo di più sarà proprio questa festa e le atmosfere che offriva.

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Santa Monica
Dopo Santa Barbara abbiamo fatto tappa a Santa Monica per una breve passeggiata sulla spiaggia e il tempo di mettere un piede in acqua, ma solo uno, faceva troppo freddo. A questo punto mettiamo in dubbio la credibilità di tanti anni di Baywatch!

Come si fa a fare il bagno con questo freddo? Non a caso i pochi che erano in acqua erano i surfisti e indossavano la mutina, e siamo in agosto! In costume solo dei bambini, ma si sa, loro sono dei temerari
E poi di nuovo in macchina, questa volta Los Angeles è davvero vicina!