Viaggio in USA: Zion Park

8 agosto 2005 
Se ieri il pranzo in albergo era stato pessimo, questa mattina la colazione in albergo è stata lentissima. Visto che la sera precendete avevamo fatto le ore piccole nella luccicante Las Vegas ci eravamo svegliati tutti un po’ più tardi, non potevamo immaginare che ai tavoli era in servizio una sola cameriera, una donna molto anziana che faceva fatica anche a prendere l’ordinazione per un semplice caffè.

 Risultato: un’ora di ritardo sulla tabella di marcia.

Izionl programma della giornata prevedeva una visita allo Zion Park e al Bryce Canyon, ma un improvviso temporale ci ha fatto rinunciare al secondo, una delle mete più ambite di questo viaggio. Una cancellazione temporanea, l’intenzione comune era quella di provare visitarlo un altro giorno.

 Meno bello del Bryce Canyon, lo Zion merita sicuramente una visita per il suo splendido ambiente dove la forza erosiva del Virgin River ha modellato la roccia disegnando le gole del canyon.

Zion Park
Oltre all’interesse geologico lo Zion Park presente anche una grande varietà di flora e fauna, con specie a rischio di estinzione.
Zion
Il parco si può visitare comodamente utilizzando il bus navetta gratuito che con una serie di fermate conduce i visitatori nelle zone pià belle.

 Una curiosità: il nome Zion fu dato a questa zona nel 1918 da un colono mormone, convinto di aver ritrovato qui la Sion biblica.

 La giornata si è conclusa a Page dove abbiamo cenato in un locale delizioso con musica dal vivo, che ci ha permesso di scatenarci in improvvisate danze country.

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