Qualche settimana fa ho visitato Villa Falconieri a Frascati, una delle celebri Ville Tuscolane.

Ora forse non ci crederete, ma io abito sotto Frascati, da casa mia vedo Villa Aldobrandini, ma non avevo mai visitato una Villa Tuscolana. Sicuramente una grave mancanza, anche perché è tanto che desidero visitare queste splendide dimore storiche.
A dirla tutta non è esattamente vero, perché una volta ho assistito ad uno spettacolo nel parco di Villa Torlonia e a Villa Falconieri ero stata per motivi di studio, ma solo per consultare la biblioteca, ma queste due esperienze non contano.
L’occasione di visitare Villa Falconieri, che tra l’altro è accessibile gratuitamente su prenotazione tutte le domeniche, è arrivata grazie al progetto Archeorunning di Isabella Calidonna, al quale sono stata invitata a partecipare fattivamente, cioè con i piedi, percorrendo l’itinerario dal Tuscolo a Frascati.
I giardini di Villa Falconieri
All’appuntamento rigorosamente fissata alle ore 12 siamo arrivati in anticipo questo ci ha consentito di fare anche un bel giro all’interno del parco e di ammirare la vista su Roma.

Se per la visita alla villa è necessario prenotare il parco è aperto normalmente al pubblico e così durante la nostra visita abbiamo incontrato persone che godevano della bellezza del paesaggio scaldandosi al sole e leggendo un libro oppure semplicemente passeggiando.
La Quercia del Cancellone

In un settore del parco, attualmente chiuso al pubblico, c’è una spettacolare quercia chiamata Quercia del cancellone. Un albero monumentale che lambisce uno dei cancelli di Villa Falconieri e che è stato inserito nell’elenco degli alberi monumentali del Lazio. Fino ad una ventina di anni fa uno dei suoi rami attraversava il cancello, ora non c’è più perché è stato tagliato, ma questo non toglie un briciolo di fascino alla quercia e cancellone attualmente rimane chiuso. In ogni caso dalla strada, attraverso il cancello, è possibile ammirare la vista allo splendido albero, considerato uno dei più belli d’Italia.
Visita a Villa Falconieri
Breve storia della villa

Villa Falconieri è stata costruita intorno alla metà del Cinquecento per volere di Alessandro Rufini, vescovo di Melfi, per questo motivo il primo nome della villa è stato Villa Rufina. La Villa è la più antica le Ville tuscolane inizialmente era solo una piccola villa, ma nel 1546 papa Paolo III Farnese ne promosse un primo ampliamento. In seguito la villa tu proprietà di diverse famiglie della nobiltà romana fin quando nel 1628 entrò in possesso dei Falconieri. Pure loro ad affidare a Francesco Borromini l’ampliamento architettonico che tutt’oggi possiamo ammirare. Oltre al Borromini qui lavorarono anche altri importanti artisti dell’epoca ai quali dobbiamo affreschi e decorazioni.

La storia più recente della villa la vede coinvolta nel bombardamento di Frascati del 8 settembre 1943 che portò alla distruzione dell’ala destra per fortuna quella meno interessante dal punto di vista delle decorazioni.
Un lavoro di restauro compiuto nel 1959 ha ripristinato l’ala più colpita dell’edificio. In seguito, la villa fu affidata al Ministero dell’istruzione. La villa ha ospitato la sede del Centro europeo dell’educazione (CEDE) e successivamente quello dell’Istituto Nazionale per la Valutazione del Sistema dell’Istruzione (INVALSI) e attualmente Villa Falconieri l’accademia Vivarium Novum, che poi è quella che si occupa delle visite guidate.
Alcune presenze illustri

A Villa Falconieri, a fine ‘800 soggiornò lo scrittore tedesco Richard Voss che a Frascati scrisse alcuni dei suoi romanzi, uno dei quali intitolato proprio Villa Falconieri. Alla villa dedicò una sua novella anche lo scrittore tedesco Paul Heyse. Tra gli altri frequentarono della villa ci sono il pittore Philipp Hackert e lo storico tedesco F. Meinecke.
Le sale della quattro stagioni
La visita della Villa inizia con l’atrio di entrata e prosegue attraversando le 4 sale, una di seguito all’altra, dedicata ciascuna ad una delle stagioni.

Non tutte hanno lo stesso ricco apparato decorativo perché alcune stanze, oggi apparentemente più spoglie, un tempo erano abbellite da arazzi.

Nella prima sala, dedicata all’estate, si può ammirare uno splendido soffitto dipinto dal Berrettoni. È invece Ciro Ferri l’autore della stanza dedicata all’Autunno.

Sono opera del Ghezzi gli affreschi della Sala dell’Inverno, dove ritroviamo dipinti, a grandezza naturale, i membri della famiglia Falconieri. Affreschi che rappresentano momenti di svago e che li ritraggono mentre passeggiano con altre persone lungo balaustre e colonnati in trompe l’oeil.

La stanza più bella, secondo me, è l’ultima, un vero e proprio trionfo della primavera, ideata come una sorta di loggiato all’aperto tra finte architetture, statue e fontane, sulle pareti le immagini di una natura rigogliosa con vegetazione, uccelli e amorini che sorreggono festoni.

Mentre sul soffitto protagonista è la Primavera che sparte fiori aiutata da puttino. Al centro una fontana a tazza circolare che un tempo funzionava veramente.
Questa sala ha la caratteristica di essere l’unica ad avere l’affaccio sulla valle

Villa Falconieri e il cinema
Villa Falconieri è il titolo di un film muto del 1929, ispirato al romanzo di Richard Voss e diretto dal regista austriaco Richard Oswald. Inoltre Villa Falconieri ha ospitato le riprese della fiction Elisa di Rivombrosa 2, andato in onda su Canale 5 nel 2005.
Come prenotare una visita a Villa Falconieri
Villa Falconieri rientra nel programma “Di Villa in Villa” per la scoperta delle Ville Tuscolane, ma è anche visitabile gratuitamente ogni domenica, basta prenotarsi qui.