Prosegue la mia missione di visitare le Ville Tuscolane, venerdì sera sono stata ospite dell’evento Simposium che si è svolto a Villa Tuscolana, a Frascati.

Davvero una bella occasione per visitare questa storica villa costruita nel 1578 e oggi trasformata in un elegante hotel 4 stelle che conta una novantina di camere e una serie di sale dedicate a meeting eventi e matrimoni.
Symposium
L’evento Symposium al quale ho partecipato è stato ideato dall’Associazione culturale O.D.E.A. – Officina delle Espressioni Artistiche in collaborazione con Villa Tuscolana ed ha offerto al pubblico presente una bella serata all’insegna dell’arte e della cultura espressa secondo diverse forme d’arte: musica, pittura, danza.

Ad accogliere gli ospiti le note del violino suonato da Ginevra Morsilli sulle quali ha ballato la danzatrice Valeria Proietti Semproni.
Nel frattempo il giardino della villa ha ospitato un aperitivo reso ancora più suggestivo da un tramonto rosso fuoco su Roma.

Dopo il discorso di benvenuto del sindaco Francesca Sbardella la serata è proseguita in uno spazio allestito per ospitare la cena e le diverse performance artistiche in programma, ancora danza, poesia e una mostra di pittura a fare da scenografia

Visitare Villa Tuscolana
Villa Tuscolana si trova alle pendici del Tuscolo ed è la più alta Villa sul colle che domina la città di Frascati, una villa del Cinquecento ma costruita sul luogo dove sorgevano le rovine della villa di Marco Tullio Cicerone.

A promuovere la costruzione di questa villa – su un terreno di proprietà dell’Abbazia di San Nilo – fu il cardinale Alessandro Rufini. Il cardinale era già proprietario di Villa Falconieri, chiamata anche Rufina, per questo, per distinguerla dalla precedente è chiamata anche La Rufinella.

Già questo ci fa capire l’importanza storica e architettonica dell’edificio, ma non è tutto a metterci le mani nel 1700 fu anche l’architetto Luigi Vanvitelli, sì proprio lui quello della Reggia di Caserta! Inutile dire che questa ristrutturazione diede alla villa un aspetto davvero regale.
Prima dei lavori del Vanvitelli Prima di questi interventi, la villa era caratterizzata da una pianta rettangolare e tre piani, questa il Vanvitelli aggiunse un corpo perpendicolare, dove oggi si trova l’entrata principale. Oggi gli ambienti sono distribuiti su quattro piani sormontanti da una loggia centrale a tre arcate, che richiama il portico d’ingresso. La loggia ospita il salone del belvedere, che offre uno splendido panorama, che – vista la posizione della villa – è più ampio tra quelli di tutte le altre ville.

Dal Cinquecento ad oggi il fascino di Villa Tuscolana ha incantato tantissimi nomi importanti della aristocrazia romana e della cultura. Alcuni di loro furono graditi ospiti altri proprietari. Dopo la morte del Rufini la villa passo in mano a diversi proprietari, tra questi anche gli Aldobrandini. Nel 1639 diventò di proprietà della famiglia Sacchetti e nel 1740, fu acquistata dai Padri Gesuiti. Furono loro ad affidare al Vanvitelli i lavori di ristrutturazione di cui vi ho parlato prima.
Solo per fare qualche nome troviamo il principe Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone, che la acquistò nel 1804 da papa Pio VII. Fu in questo periodo che il principe fu promotore di una campagna di scavi archeologici sia nell’area della villa che nella vicina città di Tuscolo, il cui frutto andò ad arricchire alcuni musei di Parigi.

La villa nel 1820 fu acquistata dalla Duchessa Maria Anna e successivamente fu ereditata dalla regina Maria Cristina di Borbone moglie di Carlo Felice di Savoia che qui visse fino al 1824. Anche la regina promosse una serie di scavi archeologici nel territorio. Proseguirono anche Negli anni seguenti ad opera dell’architetto Luigi canina. La campagna di scavo che interessava sia la villa dell’area archeologica del Tuscolo furono trasferiti nel Castello di Agliè in Piemonte, il castello noto per essere stato la location di Elisa di Rivombrosa.

Nel 1849 diviene proprietario di Villa Tuscolana vittorio Emanuele II che promosse altre campagne di scavo, che portò ulteriori ritrovamenti, compresi alcuni antichi mosaici oggi ospitati al Museo Nazionale Romano di Palazzo Massimo.
Arriviamo così al 1872 quando Vittorio Emanuele II la vendette a Elisabetta Aldobrandini Lancellotti che la collegò con nuovi viali a villa Aldobrandini. I Lancellotti ne rimasero proprietari fino al 1966 quando la proprietà passò ai Salesiani che avviarono una ristrutturazione portata poi a termine dall’attuale proprietà che, come vi ho detto, l’ha trasformata in una struttura ricettiva.
Giuseppe Gioacchino Belli
Anche il poeta romanesco Giuseppe Gioacchino Belli fu tra gli ospiti di Villa Tuscolana, il suo soggiorno del 1834 è ricordato anche in uno dei suoi sonetti dedicato proprio a La Rufinella
La Rufinella,
L’avocato marchese mi’ padrone
disce che a ggiorni vò stampà in un puscolo
che all’ombra de le scerque de l’Attuscolo
sce spasseggeno Marco e Cciscerone.Se dà un spropositone ppiù mmajuscolo
compaggn’a sto su’ gran spropositone?
Volemo dì er calor de la staggione
che jj’abbi fatto dà de vorta ar muscolo?Io sò stato co llui pe ppiù d’un mese
fisso a la Rufinella, e, amico caro,
ortr’a ppochi villani e quarch’ingrese,ecco quelli che cciò ssempre incontrati:
l’arciprete e la serva, e cquer zomaro
der maestro de scòla de Frascati.

Film girati a Villa Tuscolana
Nel 2004 Villa Tuscolana ha ospitato le riprese del film L’Esorcista – la genesi e nel 2010 del film di Pupi Avati Il Figlio più piccolo con Christian De Sica
Come visitare Villa Tuscolana
Se non si è ospiti dell’hotel è possibile comunque fare una visita di Villa Tuscolana, basta partecipare alla alle visite guidate organizzate periodicamente da IRViT (’Istituto Regionale per le Ville Tuscolane): info-irvit@regione.lazio.it
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