Una delle regioni italiane che vanta uno dei passati più turbolenti e la successione di diverse civilizzazioni non può che essere una delle destinazioni più stimolanti da visitare, questo lo troviamo anche nei vini che si possono bere a Palermo e più in generale in Sicilia. Una breve vacanza a low cost a Palermo può essere occasione per fare un viaggio – senza spendere una fortuna – per andare alla scoperta non solo dei luoghi storici, ma anche di quella che è l’ottima offerta enogastronomica che l’isola ha da offrire.

I voli low cost in Italia – e la Sicilia non fa eccezione – sono sempre più numerosi e questo consente ai viaggiatori di decidere con maggiore facilità di programmare non solo un weekend, ma a volte anche un viaggio in giornata, dire andiamo a Palermo per mangiare un cannolo siciliano e bere vini non è poi una cosa così folle, basta solo trovare i voli giusti in fatto di prezzi e orari.

Naturalmente la tradizione culinaria non è da considerarsi completa senza considerare i vini da abbinare ai pasti, e quelli da provare nel capoluogo siciliano sono tanti e diversi.

Uno dei vini siciliani più conosciuti all’estero è il vino liquoroso Marsala, che si può trovare in tre colori diversi, oro, ambra e rubino, ognuna con diverse percentuali di zuccheri, secco, semisecco e dolce. Un fine Marsala si può abbinare sia al dolce che al salato.
Essendo la Sicilia famosa per i suoi piatti a base di pesce, chi decide di andare in vacanza a Palermo si troverà prima o poi a dover scegliere uno dei bianchi à la carte.

Un vino bianco DOC la cui produzione è consentita nelle province di Trapani e Palermo è l’Alcamo, chiamato anche Bianco Alcamo, di colore giallo paglierino con riflessi verdognoli, un sapore secco, fresco e fruttato, e un odore che richiama fortemente la fragranza della sua uva d’origine. Il vino è ideale per i piatti a base di pesce, soprattutto quelli non troppo elaborati.
Chi invece preferisce il rosso, può assaggiare il Nero d’Avola, di piuttosto alta gradazione alcolica, caratterizzato da un piacevole colore rosso rubino e da un retrogusto fruttato di bacca, ciliegia e prugna. Andrebbe servito a 18°C e si abbina maggiormente a piatti di carne rossa, arrosti, formaggi e selvaggina.

Un altro vino dolce liquoroso è lo Zibibbo, dal colore giallo paglierino con riflessi dorati, un caratteristico profumo e alta gradazione alcolica. Il vino ha anche un alto valore storico. Prende il nome, infatti, dal tipo di uva “zibibbo”, termine derivante dall’arabo “zabib” che significa “uva passa”, e che fu portata a Pantelleria dai Fenici provenienti dall’Egitto.