Cosa vedere a Waterloo? Non solo il luogo dove si è combattuta una delle più importanti battaglie della storia moderna, ma provare l’emozione di essere dentro la storia.

Perché visitare Waterloo
La storia non è fatta solo di date e personaggi, ma anche di luoghi. A questo proposito mi viene in mente la citazione di Guillermo Cabrerà Infante
“La geografia è più importante della storia perché la contiene”.
È proprio vero. Ci sono luoghi segnati da grandi eventi storici o grandissimi, come il caso di Waterloo.

Ora non serve ricordarvi che fu in questo luogo che si svolse la battaglia decisiva per le sorti di Napoleone Bonaparte – la conclusione dei suoi famosi 100 giorni, dopo la fuga dall’Isola d’Elba – e dell’intera Europa.
Tutto ei provò: la gloria
Maggior dopo il periglio,
La fuga e la vittoria,La reggia e il tristo esiglio:
Due volte nella polvere,
Due volte sull’altar.[Da “Il 5 Maggio”, Alessandro Manzoni]
Ok, promossi in storia e in letteratura, ora vediamo come ve la cavate in geografia
Dove si trova Waterloo?
Waterloo si trova in Belgio, più esattamente in Vallonia, poco distante dalla capitale Bruxelles.
Vi assicuro che venire qui significa veramente “respirare la storia”.
La prima volta che sono passata per Waterloo è stato nel 2015, mentre ero diretta a Mons, in occasione dell’apertura delle celebrazioni di Mons Capitale Europea della Cultura. Ci sono solo passata accanto. Dal finestrino dell’auto ho visto improvvisamente apparire il leone che domina la collina di Waterloo. L’avevo visto troppe volte in fotografia per non riconoscerlo subito! Ecco, mi è bastata quella vista per sentire un brivido. Immaginate allora che effetto può dopo avermi fatto quando, durante il mio ultimo viaggio in Belgio, ho fatto tappa proprio a Waterloo e su quella collinetta sono salita.
Arrivare lì, calpestare l’erba di quel grande campo di battaglia, visitare il museo e soprattutto salire sulla collina fa sentire veramente parte della storia. Di una storia che va ben oltre quella studiata sui libri, a volte troppo fredda e poco coinvolgente.
Quando la storia incontra la tecnologia
Per questo aspetto un merito va anche alla tecnologia, che grazie ad una proiezione in 4D porta lo spettatore dentro la battaglia. Il filmato dura circa un quarto d’ora ed è interamente in francese. Poco importa se non conoscete la lingua. È talmente ben fatto e coinvolgente che viene voglia di spostarsi per non essere calpestati dai cavalli al galoppo.

All’interno del museo troverete anche molte altre cose quali – ad esempio – ricostruzioni a grandezza naturale delle attività di campo, vetrine con armi ed uniformi e ancora quadri e postazioni multimediali con esperienze interattive, Il tutto a tema Napoleone e Waterloo.

Conoscerete i protagonisti di quella battaglia, da Napoleone a Wellington, il nemico che aveva fin troppo sottovalutato
Wellington è un pessimo generale. Prevedo la vittoria entro l’ora di pranzo.
(Napoleone Bonaparte)
Il simbolo di Waterloo oggi è La Butte du Lion una collinetta artificiale, alta una quarantina di metri, fatta erigere nel 1826 in memoria dei caduti della battaglia. Promotrice del monumento fu la famiglia reale d’Orange, che scelse il luogo dove, nel giugno del 1815, fu ferito il principe d’Olanda Guglielmo II d’Orange, che a Waterloo combatteva contro Napoleone.

Se giunti ai piedi della scaletta ripida osservate dal basso all’alto i 226 gradini che portano in cima vi passa la voglia di salire. Non fate questo errore, fatevi forza, perché è l’unico modo per raggiungere la sommità, un punto strategico dal quale avere un incredibile colpo d’occhio di quello che fu il terreno di quei quattro giorni di battaglia.

Nella battaglia furono impegnati circa 175 mila uomini e si concluse con oltre 48 mila vittime. Napoleone, come è noto, sopravvisse. Ma fu la peggiore delle sue sconfitte. Fu relegato nell’Isola di di Sant’Elena e il Congresso di Vienna cancellò, come con un colpo di spugna, quello che era stato Napoleone e la Rivoluzione Francese. Non a caso si parla di Restaurazione. Forse, piuttosto che assistere a tutto ciò Napoleone avrebbe preferito morire sul campo di battaglia.
La morte non è nulla, ma vivere sconfitti e privi di gloria è come morire ogni giorno.
(Napoleone Bonaparte)
In cima poi sarete vicinissimi alla Statua del Leone realizzato, secondo una leggenda, fondendo il metallo di 228 t di cannoni. Già questo avrebbe un suo valore simbolico, ma osservando il felino i simboli non mancano. Intanto una zampa è poggiata su una sfera, simbolo della vittoria, e poi lo sguardo è rivolto verso la Francia sconfitta.
Il Leone rappresenta da un lato il coraggio degli eserciti che hanno combattuto contro Napoleone e dall’altro lo stemma araldico dei monarchi olandesi.
Altra cosa da non perdere è il celebre Panorama della battaglia di Waterloo un enorme dipinto su tela, alto 12 m e lungo 110, montato su una struttura circolare dal diametro di 35 m. Il soggetto scelto dall’autore non potevano che essere scene di combattimenti.
A proposito di combattimenti, qui dai 14 ai 18 giugno avviene una straordinaria rievocazione storica con migliaia di figuranti che fanno rivivere i momenti salienti della battaglia. Una rievocazione davvero speciale ci fu nel 2015, in occasione del bicentenario della battaglia.
Può capitare comunque, anche in altri periodi dell’anno, di veder passare delle truppe. Niente paura, non sono fantasmi dei soldati morti a Waterloo. Anche in questo caso si tratta di figuranti che contribuiscono a far rivivere le emozioni di quella che fu una delle battaglia più famosa e importanti per la storia d’Europa.
Avrete già capito che Waterloo non è solo un luogo in cui cercare cosa vedere, qui si impara la storia senza doverla studiare
La birra di Waterloo
Come sapete il Belgio è famoso anche per le sue ottime birre. A Waterloo trovate la birra omonima che si ispira a quelle che – nel lontano 1815 – i soldati bevevano sui campi di battaglia. Ecco perché tra le cose da vedere a Waterloo ho incluso anche una fabbrica di birra.
Visita alla Brasserie de Mont Saint-Jean a Waterloo.
La Brasserie de Mont Saint-Jean è un birrificio moderno. Fu riaperto, in una fattoria del 1719, in occasione del bicentenario della battaglia di Waterloo. La birra prodotta però ha origini molto più antiche che la collegano al Medioevo. Vivamente consigliata una visita allo stabilimento, ovviamente con degustazione di questa birra speciale.
Biglietti singoli e Pass 1815
Per vivere al 100% il sito storico il percorso comprende attrazioni diverse. È possibile acquistare il PASS 1815, ovvero un biglietto cumulativo, molto conveniente, del valore di 20 euro.
Questi infatti i prezzi delle singole attrazioni
- Il biglietto al sito del Memoriale 1815 (Collina del Leone, Museo, Panorama, Fattoria di Hougoumont) di 16 euro Orario 11,00-16.00
- Biglietto Brasserie Mont Saint- Jean 7,5 euro (visita e degustazione)
Completano il percorso dedicato alla Battaglia di Waterloo altri due siti (che io non ho visitato)
- Ultimo Quartier Generale di Napoleone a Vieux-Genappe 5 euro
- Museo di Wellington 7,5 euro – Orario 9,30 – 18,00
Come arrivare a Waterloo
Ora che sapete perché andare a Waterloo e cosa vedere, vi dico come arrivare. La prima cosa da fare è quella di arrivare a Bruxelles. La distanza tra Waterloo e Bruxelles non è molta. Da qui il sito è vicino – dista circa 17 Km – e avete varie opzioni tra le quali scegliere.
- In auto: La strada più breve da Bruxelles è la N5 (sono circa 17 Km), tempo impiegato una ventina di minuti
- In treno: da Bruxelles a Waterloo, il viaggio dura una mezz’ora il sito è raggiungibile poi a piedi in una decina di minuti (costo 4-7 euro)
- In autobus: si prende il Bus W o il 136 che in meno di un’ora vi porteranno a (costo dai 2 ai 3 euro) a destinazione. Dalla fermata alla biglietteria sono pochi minuti a piedi.
- In taxi: Il mezzo più veloce (circa 22 minuti), ma anche il più caro (prezzo 25-45 euro)