Oggi vi porto a Palermo, una città bellissima tutta da scoprire, ecco cosa fare e vedere in un weekend, all’insegna del low-cost (e non solo).
Cosa vedere a Palermo
A Palermo sono stata quattro volte, ma per me è sempre un piacere tornare, anche perché ogni volta riesco a trovare qualche cosa di diverso da fare e tante specialità locali da gustare.
Molte dei luoghi di interesse di Palermo si trovano nel centro cittadino e sono raggiungibili tranquillamente a piedi. Fanno eccezione la Zisa, la Palazzina Cinese e Mondello. Lontane dal centro, anzi proprio fuori città ci sono anche Monreale e Cefalù con le loro cattedrali Patrimonio Unesco.
Tour guidati di Palermo
Free tour a Palermo
Il modo migliore per iniziare la visita della città è quella di partecipare ad un Free tour di Palermo,un itinerario classico della durata di un paio d’ore. Quello che serve giusto per avere una prima panoramica della città.
Tour antimafia
La visita di Palermo può essere affrontata da vari punti di vista, a questo proposito vi segnalo un tour che offre una chiave di lettura diversa e originale. È il caso del tour antimafia di Palermo – organizzato da Addiopizzo – che segue un itinerario che porta a scoprire i luoghi più emblematici per quanto riguarda la resistenza civile al potere mafioso e della ribellione al racket. Il tour dura 3 ore e costa 32 euro
Stesso tema per un altro tour antimafia di Palermo in bici, stessa organizzazione, ma durata più lunga, sono quasi 5 ore e ha un costo di 42 euro. Il tour include anche il noleggio della bicicletta. A voi la scelta, anche se tra i due, secondo me, il più conveniente è il secondo.
Tour dei misteri e delle leggende di Palermo
Altro percorso a tema è quello del Tour dei misteri e delle leggende di Palermo che – come si intuisce dal nome – offre al visitatori un itinerario dove ad essere protagonisti sono i miti e i segreti nascosti della città, fantasmi compresi. Il tour ha una durata di 3 ore e un costo di 30 euro.
Nel 2015 l’elenco Unesco dei patrimoni dell’Umanità si è allargata inserendo anche 9 siti arabo-normanni, 7 si trovano a Palermo, mentre gli ultimi due sono a Cefalù e Monreale. Per l’esattezza si tratta di due palazzi, un ponte, tre chiese e tre cattedrali (Palermo, Cefalù e Monreale)
La Cattedrale di Palermo
La Cattedrale Santa Vergine Maria Assunta, o più semplicemente Duomo, è sicuramente una delle cose da vedere assolutamente a Palermo. Non solo è il più importante luogo di culto della città, ma è anche molto legata a Santa Rosalia, la Santuzza, patrona di Palermo dal 1624.
Santa Rosalia viene festeggiata ogni 14 e 15 luglio, una data che corrisponde al ritrovamento delle sue ossa, avvenuto a circa 450 anni dalla morte all’interno di una grotta di Monte Pellegrino.
Per l’accesso al suo interno dovete sapere che la Cattedraleè divisa in due aree, che hanno altrettante modalità di visita. La prima è visitabile gratuitamente e l’accesso è consentito dal lunedì al sabato con orario continuato 7-19, mentre la domenica le visite hanno un orario ridotto dalle 8 alle 13 e dalle 16 alle19). La seconda zona, chiamata Area Monumentale èaccessibile solo dietro il pagamento di un biglietto che consente di salire sui tetti, visitare la cripta, il tesoro e soprattutto alle tombe reali, quella di Federico II, Enrico VI, Costanza D’Altavilla, Ruggero II (fondatore del Regno di Sicilia) e Costanza D’Altavilla.
L’accesso durante la settimana è consentito solo la mattina (9,30-14.30), il sabato fino alle 18 e la domenica fino alle 13. I biglietti hanno un prezzo diverso a seconda della tipologia scelta (da 1 a 12 euro – includendo anche il Palazzo Vescovile possono arrivare a 15) e possono essere acquistati on line o direttamente in cattedrale. I biglietti si possono utilizzare in qualunque giornata di apertura dell’Area Monumentale e non hanno scadenza.
Palazzo dei Normanni
Il Palazzo dei Normanni – o Palazzo Reale – è il monumento più visitato di Palermo e forse dell’intera Sicilia.
Quando nel 1130 cui Ruggero II fu incoronato Re di Sicilia decise che questa sarebbe stata la sua dimora, fu così che si fece promotore di una serie di costruzioni e ingrandimenti del palazzo preesistente affinché fosse degno di un Re. Non tutti lo sanno, ma il Palazzo dei Normanni detiene il primato di più antica residenza reale d’Europa: è stato dimora dei sovrani del Regno di Sicilia e degli imperatori Federico II e Corrado IV. Attualmente è la sede dell’Assemblea Regionale Siciliana.
Tra le cose più belle che conserva c’è la Cappella Palatina, consacrata nel 1140. A volerne la costruzione, per farne una sua cappella privata, fu sempre Ruggero II .
La Cappella Palatina ha sia la tipica pianta di una basilica latina che una cupola semisferica, di tradizione bizantina, che si innalza sul presbiterio, e non ultimo il ciclo musivo fatto di tessere dorate. Tra tutti il più importante è quello del Cristo Pantocratore sulla calotta dell’abside. Tutto questo fa della Cappella Palatina un esempio di dialogo tra culture, un incontro tra Oriente e Occidente.
La Cappella Palatina, “la meraviglia delle meraviglie” (Oscar Wilde)
La Cappella Palatina è stata inserita, unica tra le chiese italiane, tra le 23 chiese più belle al mondo (classifica del Daily Telegraph).
“la più bella che esiste al mondo, il più stupendo gioiello religioso vagheggiato dal pensiero umano ed eseguito da mani d’artista” (Guy de Maupassant).
Come organizzare la visita
Nel programmare la visita a Palermo è importante prendere nota degli orari di apertura del palazzo, che è legato alle riunioni dell’assemblea siciliana, mentre la Cappella Palatina alla funzioni religiose.
Il Palazzo dei Normanni è visitabile dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 16,30 mentre la domenica (e festivi) orario ridotto dalle 8,30 alle 12,30. E lo stesso vale per la Cappella Palatina, gli Appartamenti Reali e i Giardini Reali. Sì, ma con un’eccezione. La Cappella Palatina è un luogo di culto e come tale è chiuso al pubblico in occasione di matrimoni e più in generale delle funzioni religiose, quanto agli appartamenti reali, questi sono chiusi il martedì, mercoledì e giovedì, quando si svolgono le attività parlamentari.
Vicino al Palazzo reale c’è la chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con 5 cupole rosse in stile arabo normanno. Da non dimenticare anche una visita al bel chiostro a pianta quadrata, composto da una serie di arcate ogivali.
La chieda di San Giovanni degli Eremiti può essere visitata dal lunedì al sabato con orario 9.00 – 18.00. Domenica e festivi invece orario ridotto fino alle 13,30.
Biglietto ha un costo di 6 euro (ridotto 3 euro) ed è gratuito per i giovani sotto i 18 anni, gli insegnati e gli studenti universitari.
Palazzo della Ziza
Il Palazzo della Ziza, è un edificio in stile arabeggiante, il suo nome viene da Al-Azīz, “il glorioso”, “lo splendido che si ispira ai giardini islamici. Fu fondata nel 1165 da re Guglielmo I e successivamente completata dal figlio Guglielmo II. Nel tempo subì diverse trasformazioni e attualmente ospita il Museo d’Arte Islamica, qui è conservata – tra le altre cose- una importante lapide marmorea che reca un’iscrizione in latino, greco, arabo e in lingua giudeo-araba, nota come l’Epigrafe Quadrilingue.
Il biglietto ha un costo di 6 euro per l’intero, 3 euro ridotto per i giovani tra i 18-25 anni e per insegnanti di ruolo. Gratuito invece per i giovani fino a 18 anni e per tutta una serie di categorie.
Santa Maria dell’Ammiraglio
La chiesa di Santa Maria dell’Ammiraglio (oggi intitolata a San Nicolò dei Greci) fu edificata prima del 1143 da Giorgio d’Antiochia, pur avendo molti elementi islamici è più che altro una chiesa di tipo bizantino. Al suo interno la chiesa è decorata da mosaici considerati uno dei migliori esempi di mosaico bizantino.
Il biglietto di accesso ha una tariffa da 2 euro, studenti e insegnanti pagano il biglietto ridotto di 1 euro, mentre per i ragazzi sotto i 14 anni è gratuito.
Chiesa di San Cataldo
La chiesa di San Cataldo, immediatamente riconoscibile dalle tipiche cupole rosse, fu costruita sotto il regno di Guglielmo I nel 1154. Inizialmente era la cappella di un palazzo, oggi scomparso e rappresenta un bell’esempio del contributo della cultura architettonica araba al servizio dei sovrani normanni
Il biglietto di ingresso ha un costo di 2,50 euro; insegnanti, studenti, giornalisti hanno diritto al biglietto ridoto di 1,50 mentre per i disabili (con accompagnatore), i religiosi e i bambini fino a 10 anni l’ingresso è gratuito.
Il Ponte dell’Ammiraglio
A completare l’elenco delle bellezze della Palermo Arabo-Normanna c’è un ponte, è il Il Ponte dell’Ammiraglio edificato sotto il regno di Ruggero II che rappresenta un bellissimo esempio di ingegneria medievale.
Il ponte è nel 1860 è stato teatro di uno scontro con le truppe garibaldine e le armate borboniche per impedire ai Mille l’accesso in città.
Teatro Massimo
Il Teatro Massimo, inaugurato nel 1897, ha una superficie di 7.730 metri quadri e questo non solo ne fa il più grande teatro lirico d’Italia, ma anche uno dei teatri più grandi d’Europa, il terzo per la precisione.
Nonostante questo ha vissuto un lungo periodo di abbandono (dal 1974 al 1997). Oltre al teatro vero e proprio è composto da una seri di sale, gallerie, ambienti di rappresentanza e scale monumentali e, a vederlo dall’esterno, si presenta come un vero e proprio tempio della lirica, con tanto di scalinata, un pronao scandito da sei colonne corinzie e un frontone che ricorda l’architettura classica.
Per scoprire tutti i segreti del Teatro Massimo è possibile partecipare ad una delle le visite che vengono organizzate ogni giorno dalle 9:30 alle 17:30. Le visite hanno un costo di 10 euro e sono prenotabili on line
Palazzina cinese
La Palazzina Cinese è una di quelle cose da vedere durante un viaggio a Palermo, anche se si trova un po’ fuori dal centro storico, per la precisione nel Parco della Favorita. A volerne la costruzione fu, nel 1799, re Ferdinando III di Borbone per farne la sua residenza. Perché Palazzina Cinese? Semplice, perché segue la moda architettonica dell’epoca che guardava ad uno stile orientaleggiante che si andava a fondere uno stile neoclassico e romantico.
L’edificio è visitabile, ad ingresso gratuito, dal martedì al giovedì dalle 9 alle 13.30 e il venerdì e sabato dalle 9.00 alle18.30. Altro giorno di apertura la prima domenica del mese dalle 9 alle 13.
Villa Niscemi
Non lontano dalla Palazzina Cinese c’è Villa Niscemi (oggi l’Ufficio Relazioni Pubbliche del Comune di Palermo) è qui che Tomasi di Lampedusa ambientò la casa di Tancredi nel Gattopardo. Ingresso gratuito
Catacombe dei Cappuccini
Per chi cerca un volto diverso di Palermo può visitare le Catacombe dei Cappuccini, un grande cimitero sotterraneo dove riposano oltre 8000 mummie, risalenti al periodo compreso fra il XVI e il XX secolo. Una curiosità: accanto all’ingresso è sepolto Giuseppe Tomasi di Lampedusa.
Il Cimitero dei Cappuccini di Palermo è visitabile tutti i giorni dalle 9 alle 12,30 e dalle 15 alle 17,30
Mercati di Palermo
Durante un viaggio a Palermo trovate anche il tempo di visitare anche i suoi mercati. Quattro i principali mercati di Palermo:
Dei quattro mercati, ognuno con le sue caratteristiche, vi ho già parlato tempo fa in dettaglio. Quello che vi posso dire è che una visita a questi mercati significa anche scoprire percorsi di street art e di street food.
“Perdersi” per le vie secondarie
Palermo ha un fascino tutto suo e anche infilarsi in una stradina qualunque ha il suo perché, si fanno scoperte e incontri che nelle vie principali sarebbero impossibili.
Come quello con i ragazzini che, accatastando oggetti di legno di vario tipo, stavano allestendo una “strana costruzione”. Si tratta delle “lampade” che, come da tradizione, vengono accese la vigilia della festa di San Giuseppe. Per dare fuoco alla pira attendevano l’arrivo delle forze dell’ordine, insomma non c’era un orario preciso. La sera abbiamo visto, e sentito, un gran via vai di vigili del fuoco, forse non tutte le lampade si erano accese nel modo giusto!
Vita notturna a Palermo
Ed è sempre nelle strade secondarie che la notte esplode la movida palermitana. Come in via dei Candelari, con un susseguirsi di locali dai quali esce musica e si beve qualcosa in allegria, a prezzi bassissimi e in compagnia. Lo stesso accade nella zona dove di giorno si alternano i banchi del mercato della Vucciria.
C’è a chi piace, anzi chi lo adora, a me invece di provarlo non è venuta nessuna voglia.
Per chi ha fame e cerca un ristorante dove mangiare bene e spendere consiglio la zona della chiesa di S. Ignazio all’Olivella, tra via Roma e via Maqueda, a due passi dal Teatro Massimo.
E poi non dimenticate che Palermo è la capitale italiana dello street food. Tra le specialità più celebri c’è il panino con la milza.
La spiaggia più famosa di Palermo è quella di Mondello, ma in ogni caso il centro urbano merita una visita anche per i villini di stile Liberty. Mondello dista circa 12 Km dal centro cittadino e circa 4 km dalla Palazzina cinese.
Muoversi a Palermo
Visto che parliamo di viaggio low cost, valutate di utilizzare gli autobus di linea, perché a Palermo i taxi sono piuttosto cari. Molto utile in questo caso la app Moovit (che io uso regolarmente anche a Roma), non solo le linee utilizzare per raggiungere la vostra destinazione, ma anche gli orari e i tempi di percorrenza.
Bus turistico
Per ottimizzare tempi e spostamenti in molti preferiscono prendere il biglietto del bus turistico di Palermo, il classico autobus a due piani con tetto scoperto che con le sue 14 fermate collega tra loro i principali luoghi di interesse della città. Il biglietto ha una durata di 24 ore nel corso delle quali è possibile salire e scendere senza limiti, oltre alle cuffiette per ascoltare le spiegazioni durante il percorso. Costo 20 euro (10 per i bambini fino a 15 anni e gratuito per i più piccoli sotto i 5 anni)
Come raggiungere Palermo dall’aeroporto.
Dall’aeroporto arrivi comodamente in città con l’autobus compagnia Prestia e Comandè (frequenza ogni 30’ minuti), traffico permettendo in 40/50 minuti sei al centro di Palermo (dipende da quale fermata scegli). Costo 6 euro
Fa varie fermate, ti conviene prendere le varie fermate come punto di riferimento per prenotare i pernottanti, così non corri il rischio che la fermata sia troppo lontana.
In alternativa c’è il treno (2 treni ogni ora) che collega l’aeroporto con la Stazione Centrale. Durata 50 minuti e costano 5,9 euro (solo andata).
Dove dormire a Palermo
La scelta su dove dormire a Palermo, anche a prezzi piuttosto contenuti è abbastanza ampia. Io vi segnalo un posto dove mi sono trovata molto bene. Si chiama “A Casa di Amici” e si trova vicino al Teatro Politeama, ovvero nel cuore di Palermo. La particolarità è quella di essere sia un ostello, con i classici posti in dormitorio, ma anche un boutique hotel, con camere private spaziose, con bagno. Ogni stanza è ispirata ad un luogo musicale del mondo, da Cuba al Brasile, dall’Africa al Giappone, dall’Australia alla Sicilia, a decorare le pareti sono murales con vari strumenti e i loro luoghi di origine.
La musica però qui è davvero di casa, come dimostra una bella collezione di strumenti musicale. Qui si organizzano anche dei laboratori per la costruzione di strumenti musicali. Non mancano poi spazi comuni (cucina compresa) dove socializzare, sì perché una delle cose che ho apprezzato di più è stato proprio il clima piacevole che si respira qui.
About Simonetta Clucher
Mi sono laureata in lettere moderne all’Università di Tor Vergata, per poi conseguire un titolo post laurea in comunicazione. Ho lavorato molti anni come giornalista televisiva e per diverse importanti testate giornalistiche.
Al blogging arrivo molto presto, nel 2006. Aprire un blog per me ha rappresentato l’occasione e il modo per mettere insieme due mie grandi passioni: scrivere e viaggiare. Quell’anno dovevo andare in Nepal ed ero un po’ stanca di scrivere sulle mie care vecchie moleskine e così ho scelto di sostituirle con il pc per raccontare i miei viaggi. Sono una delle co-fondatrici dell'Associazione Italiana Travel Blogger.
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7 thoughts on “Weekend a Palermo low cost”