Il centro abitato è solo ad un paio di chilometri, quel minimo che serve a garantire la giusta dose di tranquillità: da qui l’unica cosa che si vede sono boschi e montagne e non prendono neppure i cellulari. Decisamente una situazione di digital detox che non tutti saprebbero apprezzare.
Weekend relax iniziato con un salto in paese alla ricerca di qualche prodotto locale da sgranocchiare. Abbiamo scovato un forno dove la scelta è stata in perfetta par condicio tra il dolce e il salato: una torta di ricotta, cioccolato, cannella e rum (buonissima) e delle palline al formaggio.
Carmanico Terme |
Nel pomeriggio abbiamo approfittato dell’area benessere dell’hotel. Viste le dimensioni estremamente ridotti, è necessario prenotare preventivamente. Anche la chiamano centro benessere qui più di due non ci sta. Ci siamo così abbandonate tra sauna e doccia emozionale, visto che il bagno turco era guasto, dopo un magnifico rilassamento sui lettini relax, abbiamo raddoppiato entrambe le esperienze. Non ci credevamo neppure noi, ma tornando in camera ci siamo rese conto che, tra una cosa e l’altra, il nostro momento benessere era durato circa due ore!
Caramanico rappresenta anche un buon punto di partenza per escursioni della Valle dell’Oferno, e per molte altre località abruzzesi. Abbiamo fatto delle gite a Chieti, Mannoppello e Scanno, questa volta però voglio soffermarmi su un aspetto che mi piace molto di questi weekend, quello degli incontri interessanti che si possono fare.
Scanno |
Nel mio weekend a Norma, nella vasca idrosalina con vista sui monti Lepini ho conosciuto una ragazza coreana che vive a Roma e da quell’incontro è nata una bella amicizia che in questi mesi si è rafforzata. E’ lei l’organizzatrice della mostra di artigianato coreano di cui vi ho parlato pochi giorni fa.
Eravamo tornate in hotel nel tardo pomeriggio con l’intenzione di ritagliarci un altro momento benessere e avevamo anche prenotato! Al nostro rientro in albergo abbiamo però scoperto che si erano rotte anche le docce e così l’area benessere era chiusa.
Un po’ deluse non sapevamo cosa fare… poi la condivisione di una tisana, quindi l’invito da parte di Agostino ad unirsi a loro. Per due persone che sono arrivate fin qui in cerca di relax, non poteva esserci invito migliore!
Per prima cosa abbiamo assistito a delle sedute di massaggi con le campane tibetane, poi siamo state coinvolte direttamente. Se non conoscete la campana tibetana non potete capire che cosa possa significare anche solo assistere ad una seduta di massaggi, ascoltare le vibrazioni emesse da questo oggetto realizzato con una lega che va da 7 a 12 metalli diversi. Fatta vibrare ha un effetto vibrante, rilassante e terapeutico.
